Tamponi al rientro, ora si prenota

Gazebo alla stazione entro 7 giorni Ma servirà alla fine delle vacanze?

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Firenze, 26 agosto 2020 - Gazebo sì, gazebo no? Anche al tempo del Covid le procedure organizzative non sempre riescono a viaggiare per via semplificata. In teoria alla stazione di Santa Maria Novella il servizio di ’walk throu’, la variante del ’drive in’ e cioè la tenda dove tutti i viaggiatori in arrivo e in partenza da Firenze, se vogliono, possono sottoporsi gratuitamente a tampone per scongiurare la presenza dell’infezione, avrebbe dovuto essere già allestito o in via di allestimento.

Invece l’ordinanza regionale che il governatore toscano Enrico Rossi ha firmato ieri (ed entra in vigore oggi), stabilisce, proprio per rispondere alla criticità organizzativa, il graduale allestimento dei drive e walk throu alle stazioni, entro una settimana. Intanto, vista l’importanza, in questa particolare fase, di testare il maggior numero di persone al fine di contenere e, possibilmente, controllare la diffusione del contagio, e dunque dare una risposta efficace all’esigenza di salute della popolazione, è già attivo da ieri sera il canale con prenotazione semplificata, all’indirizzo web della Regione https:viaggiasicuro.sanita.toscana.it. Test molecolari anche ai porti di Livorno e Piombino dove, entro fine mese, sono attese oltre 70mila persone. I residenti in Toscana di ritorno da un viaggio, anziché mettersi in coda al gazebo – che ancora alla stazione non c’è – possono prenotare il tampone nell’orario e nel luogo più comodo, entro 24 ore dall’arrivo, sempre su base volontaria e gratuita.

Far partire nuovi servizi dalla sera alla mattina è sempre complicato perché richiede uno sforzo in più a un sistema – quello sanitario territoriale – già sotto organico e sotto stress. A Firenze il problema per l’allestimento del ‘walk throu’ è duplice. Grandi Stazioni, la società di Ferrovie, in base alle norme Covid, non ha permesso che il gazebo dell’Asl fosse montato all’interno della struttura. Il motivo: evitare assembramenti di persone, tra chi arriva, chi parte e chi si mette in fila per il tampone. Però ha messo a disposizione gli spazi dell’ex parcheggio all’aperto davanti al McDonad’s, sulla destra dell’ingresso principale, lato via Nazionale, garantendo l’elettricità e i servizi igienici. Tuttavia non ci sono spazi al chiuso dove possano essere conservati i tamponi prima di essere processati in laboratorio né dove il personale sanitario può cambiarsi, anche se questo problema può essere ovviato montando una tenda dedicata, servirebbe anche un servizio di guardia a presidiare notte e giorno che il materiale sanitario non venga sottratto.

Il servizio dedicato ai viaggiatori potrebbe andare avanti sino a fine dell’emergenza, se rinnovato a fine legislatura. Tuttavia, a questo punto, sembra opportuna una riflessione: è utile compiere questo sforzo enorme per rispondere alle esigenze del rientro dalle vacanze, già che fra una settimana la gran parte delle persone sarà già tornata? Data l’evidenza dell’importanza dell’effettuazione del maggior numero di tamponi possibili per contenere l’epidemia, è fondamentale pensare a strategie per il futuro, non legate solamente ai viaggiatori, ma al mondo produttivo che si rimette in moto, all’universo che ruota intorno alla scuola, alle attività sportive.

Per questo in Regione si pensa a interventi strutturali. All’individuazione di locali (per l’inverno) o all’allestimento di gazebo, nel centro dei capoluoghi di provincia della Toscana, e altri magari itineranti per arrivare nei Comuni più piccoli, dove tutta la popolazione sfruttando la piattaforma semplificata sul web, gratuitamente e su base volontaria, possa sottoporsi al tampone. Servono luoghi che diventino punti di riferimento da ora alla fine dell’emergenza sanitaria.

 

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