Svastica davanti a casa di una famiglia ebrea

Episodio choc in via Scialoia. "C’è venuta la pelle d’oca quando l’abbiamo vista". La solidarietà del sindaco: "E’ una vergogna"

La svastica comparsa a Firenze

La svastica comparsa a Firenze

Una svastica di vernice rossa, vergata sul marciapiede a due passi dalle abitazioni di alcune famiglie ebree nella zona di piazza Oberdan. A scoprirla è stata Connie Idt, una trentenne ebrea che da quattro anni vive col marito a Firenze. Stavano rientrando a casa giovedì mattina quando, a pochi metri, si sono resi conto dell’accaduto. "Quasi non credevamo ai nostri occhi, è terribile. Non nascondo di aver avuto paura. Vedere una svastica lì, a pochi passi da casa, mi ha fatto venire la pelle d’oca" dice con un filo di voce Connie.

L’episodio è avvenuto in una zona dove risiedono numerosi nuclei della comunità ebraica e dove poco tempo fa sono state poste le prime "Pietre d’inciampo" per ricordare i deportati morti nei campi di sterminio. Sull’episodio, che è stato denunciato ai carabinieri, sta indagando la Digos. "Al momento sembra non esserci un filo diretto – prosegue la trentenne - ma i militari ci hanno chiesto massima prudenza. Tra l’altro, la svastica è stata tracciata non su un muro o su un palo ma davanti al portone di casa, come se fosse un affronto. Qui poi vivono diverse persone delle nostra comunità. Ripeto: assurdo quanto accaduto, soprattutto considerando che siamo nel 2020".

A denunciare il caso i due consiglieri comunali del gruppo Sinistra Progetto Comune, Antonella Bundu e Dmitrji Palagi: "Non dobbiamo più tollerare — attaccano — alcuna forma di antisemitismo. Il simbolo della svastica ci riporta con la mente agli anni più bui dell’ultimo secolo". Anche il sindaco Dario Nardella, che ieri è andato a trovare la giovane coppia, insieme al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, condanna duramente il gesto: "Vergogna per quanto accaduto: una svastica davanti alla casa di una famiglia ebraica – non usa giri di parole il sindaco -. Ma stiamo scherzando? Lasciamo stare simboli e ferite del passato. Noi, intanto, la cancelliamo e mandiamo un grande abbraccio alla famiglia offesa". Infatti, a distanza di poche ore il simbolo è stato rimosso e alcuni passanti, proprio accanto, hanno disegnato un fiore. "L’amore che vince sull’odio" sussurra Connie.

Dura la reazione di Valerio Fabiani del Pd toscano: "Ai protagonisti di questo gesto infame - le sue parole - dico solo che non ci fate paura ma ci rendete semplicemente più determinati e più forti nel combattervi in nome di ciò che abbiamo di più prezioso che sono i valori che le generazioni che c’hanno preceduto hanno riposto nelle nostre mani in eredità e per i quali quelle donne e quegli uomini hanno combattuto, hanno sofferto e sono morti".

Anche il console di Israele per la Toscana Marco Carrai esprime tutto il suo "sconcerto". "Il morbo dell’antisemitismo non accenna a piegarsi ed esige la condanna di tutti – dice – Mi auguro una dura presa di posizione da parte di tutte le istituzioni e forze politiche. L’odio persiste ma Israele e il popolo ebraico sono più forti".

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