Summit sicurezza dopo l’accoltellamento

Il Comune punta alla riconquista degli spazi pubblici che nel tempo sono diventati territori di spacciatori e piccoli malviventi

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di Barbara Berti

"Più vivibile e sicuro l’atrio sotto la sala consiliare del municipio", ad annunciarlo è il sindaco Emiliano Fossi al termine del tavolo istituzionale sulla sicurezza, da lui stesso richiesto in seguito ai gravi avvenimenti di inizio di giugno, quando il marito della titolare dal Caffè Dante intervenne per sedare una lite in corso nell’atrio, davanti al locale, e venne accoltellato. Durante l’incontro, convocato dal prefetto di Firenze e al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, compreso il comandante della municipale Francesco Frutti, e l’assessore alla Sicurezza Riccardo Nucciotti, il sindaco ha chiesto maggiore attenzione sul territorio. "Il prefetto ha recepito le nostre richieste e lo ringrazio", dice Fossi, ricordando che in base ai dati forniti dalle forze dell’ordine la problematica relativa alla spaccio, che interessa soprattutto il centro cittadino, è comune anche agli altri territori fiorentini, mentre sono in diminuzione altri reati.

"Sicuramente la pandemia e le varie restrizioni, hanno agevolato il fenomeno che va attenzionato – aggiunge Fossi – e per questo abbiamo richiesto una presenza maggiore delle forze dell’ordine sul territorio anche con l’ausilio dei cani antidroga. La collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine è sempre stata ottima e continueremo su questa strada". Parallelamente l’amministrazione comunale potenzierà il sistema di videosorveglianza e punterà anche a ‘riconquistare’ piazze e giardini aumentando la socialità con varie iniziative. Ed è in quest’ottica che rientra il progetto di restyling dell’atrio sotto il Comune.

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