Subbuteo forever, quelli che il calcio è un tavolo verde

Una passione intramontabile, un business per i collezionisti. E ora anche un negozio

Daniele Mancuso con alcuni dei pezzi della sua ricchissima collezioneIl campo da Subbuteo

Daniele Mancuso con alcuni dei pezzi della sua ricchissima collezioneIl campo da Subbuteo

Firenze, 12 febbraio 2020 - Un agente di viaggio con la passione, sin da bambino, del Subbuteo. Il calcio da tavolo che in un’epoca di Play Station, giochi virtuali e App da scaricare non è mai passato di moda. Anzi. Per questo la passione di Daniele Mancuso si è trasformata in professione. Prima in punta di piedi, poi con qualcosa che non ha uguali, certamente in Italia. Probabilmente in Europa: un negozio interamente dedicato al Subbuteo – in via Baracca 23 – dove i sogni dei bambini e i ricordi dei grandi si trasformano in realtà. Perché con Fifa 2020 riesci, è vero, a guidare una squadra di funamboli, con la combinazione sempre più veloce dei tasti. Ma vuoi mettere realizzare le stesse prodezze, ‘a punta di dito’, contando solo sulle tue abilità nel dosare la forza e calcolare le distanze per eseguire traiettorie uniche? Alzi la mani chi non ha passato le basi delle miniature sul panno di cera per farle scivolare più veloci sul panno verde. Se non lo avete fatto non potete neppure avvicinarvi a Subbuteo Lab , così si chiama il ‘mondo delle meraviglie’ che Daniele ha trasformato a gennaio da sogno a realtà.

«E’ iniziato tutto un po’ per caso. Io sono di Torino e mi sono trasferito per lavoro in Toscana, la terra del turismo per eccellenza. E in uno dei miei traslochi ho trovato un vecchio contenitore di plastica dove da bambini tenevo le squadre. Da lì la voglia di restaurarle mi ha aperto un mondo che pensavo proprio fosse piano piano esaurito", racconta mentre chiude con cura la scatola della Salernitana realizzata apposta e rigorosamente a mano per il centenario del club amaranto. Tanti sono i piccoli capolavori realizzati su richiesta di chi non ha smesso di amare il Subbuteo e ha trasmesso quella passione al proprio figlio. Un caso su tutti, un babbo che ha regalato al figlio la Rufina – sì, proprio l’Audax – con le miniature che riportano le caratteristiche fisiche dei ragazzini. Tutto a meno di 50 euro.

«Questo è solo un esempio di quello che possiamo realizzare – prosegue Daniele – perché abbiamo la cura del particolare e lavoriamo con l’entusiasmo di chi apre per la prima volta una scatola di Subbuteo". Dalla voglia di ricreare il proprio parco squadre all’appassionarsi nuovamente il passo è stato brevissimo. "Cercavo solo alcuni pezzi, poi mi sono accorto che non ero l’unico e che c’erano tanti appassionati come. Così dall’essere un piccolo collezionista ad aprire un negozio virtuale il passo è stato breve. Ma non era possibile gestire tutto questo senza dedicarsi a tempo pieno, così la passione è diventata un mestiere e aprire un negozio classico è stato inevitabile". Tra scaffali multicolori con squadre degli anni ’80 a teche con le riproduzioni delle varie Coppe di ogni competizione, Daniele gestisce una passione che va oltre frontiera. "E’ vero, sono in contatto con tante persone che parlano la stessa lingua: quella del Subbuteo. E a Firenze è una vera e propria religione non solo per i collezionisti o i giocatori occasionali, ma anche per chi partecipa ai campionati".

Roba da perderci gli occhi, miniera per chi solo a guardare le squadre torna a essere bambino e cerca di trasmettere questa religione pagana al proprio figlio. Una sorta di macchina del tempo che riporta a un periodo dove non c’erano pc e applicazioni; solo l’abilità manuali era l’unico virtuosismo possibile nel calcio da tavolo. E solo in via Baracca ora possibile aprire una finestra sul passato, tra coppe Rimet e Intercontinentali, dove Perugia e Novara erano le squadre per iniziare a sognare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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