"Sua figlia non ha pagato" Ancora truffe agli anziani

L’ultimo caso in viale Bassi: la donna, sola in casa, dopo essere stata contattata per telefono, ha consegnato i suoi monili. Indaga la polizia

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di Stefano Brogioni

FIRENZE

"Pronto? Sono l’avvocato. Sua figlia ha avuto un incidente e non ha pagato l’ultima rata dell’assicurazione. E’ bloccata in caserma e le servono urgentemente soldi". Con una telefonata di questo tenore, è iniziata l’ultima truffa ai danni di un’anziana di 83 anni. Bottino 6mila euro: per altro neanche una banconota, ma monili in oro. Già perché "l’incaricata dell’avvocato" si è accontentata anche di non prendere quattrini, quando ha capito che l’anziana non aveva denaro in casa.

Giovedì, viale Ugo Bassi. Alle tre del pomeriggio, squilla il telefono di casa della signora, professoressa in pensione. Dall’altro capo del filo, c’è una voce che si spaccia per quella dell’"avvocato Mario Aurelio Monti, legale delle assicurazioni Generali". Primo inciso: la famiglia è davvero assicurata con quella compagnia, segno che i truffatori hanno ’studiato’ la propria vittime. Ancora la telefonata fantasiosa: "Sua figlia stamattina ha provocato un incidente stradale, ci sono cinque auto coinvolte tra cui quella del figlio del questore. Servono 3800 euro in contanti, in modo che sua figlia non venga trattenuta in questura". La concitazione del momento, l’emozione, e purtroppo anche l’età, hanno fatto sì che alla donna, sola, non venisse il dubbio che quell’avvocato non fosse nient’altro che un imbroglione. "Non ho soldi in casa", ha avuto però la forza di ribattere. Ma il truffatore ha avuto un guizzo: "Ha dell’oro?".

L’anziana ha risposto di sì. E la truffa è così proseguita. "Manderò la mia collaboratrice, l’avvocato Giulia Trimonti, a casa sua a prenderlo".

Dopo pochi minuti, è suonato il campanello. E’ lei. Una donna bionda, capelli corti, alta 1.63 circa, corporatura media. Ha eseguito fedelmente il mandato del suo collega, facendosi consegnare dalla donna catene d’oro di varie misure, bracciali, pendagli. Poi via di corsa, "verso Sesto Fiorentino". Fine della truffa.

Ma la donna era ovviamente preoccupata anche per sua figlia, che non è mai riuscita a contattarla per tutta la durata del raggiro. Altra stranezza: dal telefono di casa, il numero risultava sempre irraggiungibile.

Quando alla fine, ha parlato con lei, ha capito che non c’era stato nessun incidente e che sua figlia stava bene. Al tempo stessto ha compreso anche di essere raggirata. Purtroppo, non è l’unica: le truffe agli anziani non hanno conosciuto ’crisi’ neanche in tempo di lockdown. La questura, che ha ricevuto la denuncia, sta indagando, a partire dal numero di telefono con cui è avvenuto il primo contatto. Pare sia stata utilizzata una scheda straniera.

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