Studenti positivi, l’Asl scarica la gestione L’ira dei presidi: "Non è il nostro lavoro"

Scoppia un putiferio sulla mail inviata dall’Azienda sanitaria agli istituti in cui, di fatto, si cedono attività e si indicano disposizioni aggiuntive

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di Lisa Ciardi

Mentre classi in quarantena, Dad e gestione dei positivi mettono sempre più in crisi le scuole, scoppia la polemica fra i presidi e la Asl Toscana Centro. Al centro delle querelle, una mail inviata ieri mattina dagli uffici della zona fiorentina nord ovest alle scuole, in cui si comunica che "non saranno più inoltrate, da parte di questo ufficio, le comunicazioni per genitori, alunni e dirigenti scolastici con cui si anticipa il provvedimento di quarantena per la classe; l’indicazione verrà specificata solamente nel corpo della mail che invieremo al dirigente scolastico e referente Covid e che avviserà i genitori degli alunni". Non solo, nella stessa mail, gli uffici dell’azienda sanitaria indicano alle scuole una lunga serie di adempimenti aggiuntivi da svolgere per comunicare i casi.

"Ogni comunicazione effettuata deve riportare nell’oggetto: la sezione, il plesso scolastico e l’istituto comprensivo; in ogni nuova segnalazione, deve essere precisato (nel corpo della mail) se si tratta di un primo caso o diversamente indicare il numero del caso che si vuole segnalare. Si precisa che se si tratta di una segnalazione relativa a un ennesimo caso, è necessario specificare un breve riepilogo dei casi precedenti. Questo dato ci permette di poter inquadrare prima possibile la situazione della classe e riuscire, in tempi sufficientemente utili, a dare una risposta sulle misure necessarie da intraprendere".

E ancora: "Le informazioni inviate e relative al caso Covid devono sempre contenere queste informazioni: ultimo giorno di presenza scolastica, data di esecuzione del tampone, insorgenza di sintomi o meno, sezione frequentata, plesso scolastico e istituto comprensivo. Le informazioni inviate e relative ai contatti del caso o dei casi positivi devono sempre contenere la data dell’ultimo contatto con ili positivoi; diversamente è necessario specificare le presenzeassenze nel periodo di interesse. Il dirigente scolasticoreferente, se dispone dei dati relativi alla situazione vaccinale eo di guarigione dal Covid dei contatti scolastici, li inserisca nel file dell’elenco dei contatti per permetterci una gestione più tempestiva dei provvedimenti di quarantena".

Punti, questi, estremamente problematici anche in considerazione del fatto che le scuole hanno sempre evidenziato come, per motivi di privacy, sia per loro impossibile chiedere, gestire e conservare informazioni sullo stato di salute dei ragazzi, inclusi quindi eventuali sintomi da Covid e stato vaccinale. Infine la mail uniforma le procedure per i contatti Covid nei vari ordini di scuola "in attesa di allineamento fra le circolari". "Ma questa - spiegano i presidi – è una forzatura rispetto alle indicazioni nazionali".

Così, ieri mattina, aperto il computer e letta la mail, diversi dirigenti scolastici sono saltati sulla sedia. "L’Asl non può scaricare sulle scuole quello che è un lavoro dei propri uffici – ci hanno spiegato alcuni di loro –. Non è possibile chiedendo di svolgere quest’attività a chi, come gli istituti scolastici, non ha né la possibilità tecnica, né l’autorità per chiedere e gestire determinati dati". Le proteste hanno poi portato l’Ufficio scolastico regionale a chiedere formalmente all’assessorato regionale alla sanità il ritiro delle disposizioni inviate alle scuole.