"Studenti a scuola almeno per l’ultimo giorno"

L’appello di Nardella al governo: "Per i ragazzi è importante salutare compagni e insegnanti". Palazzo Vecchio studia la fattibilità

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Regalare ai bambini la festa dell’ultimo giorno di scuola. Lasciare che dopo tanto tempo riabbraccino i compagni di classe e salutino i loro insegnanti, da due mesi visti solo sullo schermo di un computer.

E’ l’appello del sindaco Dario Nardella al Governo, per chiedere un gesto simbolico, ma anche un regalo ai bambini, che forse più degli adulti hanno patito il lockdown.

"Riapriamo le scuole, almeno per l’ultimo giorno. Un gesto simbolico per i ragazzi, un messaggio importante al Paese – ha detto Nardella –. Me lo avete chiesto in tantissimi, e per questo raccolgo il vostro appello e lo giro al governo nazionale con forza, a partire dalla mia città: apriamo le scuole l’ultimo giorno di quest’anno scolastico, diventato triste e assurdo, in sicurezza e con tutte le precauzioni. Un giorno per salutare i compagni diventati invisibili e intoccabili, per sorridere agli insegnanti, diventanti un’immagine su uno schermo, e un modo per sdebitarci della nostra indifferenza nei confronti di bambini e adolescenti".

Secondo il sindaco i più piccoli sono stati messi all’ultimo posto dell’agenda politica. E siccome ormai è stato riaperto praticamente tutto, dai parrucchieri ai ristoranti, si ritiene che anche a scuola debba tornare a suonare la campanella, se pur per un solo giorno.

Da un punto di vista pratico non sembra poi così complicato. Secondo l’assessore alla scuola, Sara Funaro, si possono prevedere tutte le modalità per garantire la sicurezza. "L’appello del sindaco è davvero condivisibile e per certi aspetti è una necessità – spiega Funaro –. Pensiamo ai bambini che finiscono un ciclo scolastico. E pensiamo agli insegnanti che altrimenti non possono neppure salutare i loro alunni. Il cambio del ciclo di studi è il momento in cui i bambini elaborano la crescita ed è davvero importante".

Sul come fare, si ipotizza di prevedere un ultimo giorno per la scuola d’infanzia che termina il 30 giugno, e un altro per gli altri che invece chiudono il 10. E poi, a seconda delle situazioni, si potrebbero prevedere le consegne di pagelle in palestra, in giardino o in auditorium per mantenere le distanze.

In città ci sono 24 istituti comprensivi divisi per quartiere, per un totale di 112 plessi scolastici. E secondo l’assessore Funaro i presidente dei quartieri potrebbero dare un contributo importante alla realizzazione di questa festa, scuola per scuola. Tutto ciò di supporto alle direzioni scolastiche.

L’idea del sindaco non è invece piaciuta ad Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio: "Comprendo che bambini e ragazzi abbiano la necessità di salutare i loro amici, compagni e perché no le loro insegnanti - sostiene , ma tutto ciò ne vale veramente la pena? Si pensi ad organizzare al meglio i centri estivi da metà giugno, attraverso gli orti sociali o i laboratori per evitare gruppi troppo numerosi. Per quanto riguarda invece la scuola mi ascolti sindaco Nardella: ripartiamo a settembre in sicurezza, con la dovuta malinconia di non poter salutare la propria classe".

In fine un grazie a Nardella arriva dalla vice ministra dell’Istruzione, Anna Ascani, per il sosstegno alla proposta su #ultimogiornodiscuola: "Lavoriamo insieme per renderlo possibile! Bambini e ragazzi lo meritano".

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