"Noi, guerrieri della notte, alla carica". E in dieci picchiano uno studente

Pestaggio choc in via de’ Macci: senza motivo un gruppo di ventenni prende a pugni e calci in testa un giovane

Un pestaggio (foto d'archivio)

Un pestaggio (foto d'archivio)

Firenze, 16 gennaio 2021 - «Siamo i guerrieri, i guerrieri della notte, forza andiamo". Qualcuno dice di averli sentiti urlare così venerdì sera, all’improvviso, come lampi schizofrenici, nel silenzio affilato dal freddo di via de’Macci quando sono spuntati come fantasmi cattiva da alcune macchine in sosta e hanno scaricato un’adrenalina malata e artificiale su uno studente di 23 anni che ora è a letto con le ossa rotte senza uno straccio di motivo al mondo.  «Siamo i guerrieri" sembra abbiano urlato prima della loro vigliaccata da squadraccia quella decina di ragazzi, vent’anni appena. Sere fa in tv passarono un fim del 1979, “I guerrieri della notte“ per l’appunto, cult violento e metropolitano con protagonisti gli ’Warriors’, banda di balordi senza vergogna, avvezzi alla violenza quasi fosse droga, di Coney Island, New York. Inquietante – e comunque improbabile – che fra i due episodi ci sia un collegamento anche se il grido di ’battaglia’ fa pensare. A pagare lo scotto di questa follia è stato Leonardo, giovane fuorisede che studia qui Giurisprudenza ora costretto a tornare per qualche tempo nel natìo Abruzzo perché da come l’hanno conciato non riesce a salire le rampe di scale del suo monolocale in affitto in Santo Spirito. La voce per dirci com’è andata per fortuna ce l’ha ancora. E inizia, con un sospiro. "Erano circa le 21.40 di venerdì, in giro non c’era quasi nessuno. Ero uscito per una passeggiata con due amici ma mi stavo già avviando a prendere una delle auto a noleggio che ci sono in città perché dopo poco sarebbe scattato il coprifuoco e volevo rincasare". «Stavo parlando proprio con il mio amico della macchina quando da una decina di metri di distanza sento un commento ad alta voce, “Ma che gusti di m... avete?“ – prosegue il giovane studente – Sul momento non capisco, mi avvicino a questo ragazzo che era con un amico e avrà avuto al massimo 19 anni. A quel punto mi limito a dirgli “Che c’è? Ognuno ha i suoi gusti“. Quello insiste a offendere e io volto le spalle dicendo “D’accordo, non m’interessa, me ne vado. Avevo capito che cercava solo un pretesto per attaccare briga". Leonardo se ne va. È a quel punto che esplode la violenza. Strabordante. "Mentre m’incammino verso l’auto mi arriva un pugno da dietro, poi un altro in faccia e un terzo sull’occhio. Cado in terra e inizio a vedere giallo, non capisco da dove arrivano i colpi. Ma sono tanti perché nel frattempo sono arrivati altri sette o otto amici dell’aggressore". Calci in testa, sulle gambe, all’addome. "Da un certo punto in poi – dice Leonardo – ricordo solo che il mio amico è riuscito tirarmi via per un braccio". Qualche passante si accorge della scena, si avvicina e il gruppo di balordi – probabilmente anche ubriachi – se la dà a gambe levate. Leonardo è insanguinato. Viene portato a Santa Maria Nuova. "Avevo una frattura a una caviglia, a uno zigomo e al setto nasale oltre a un trauma cranico e a un grumo di sangue che ha indotto i medici a trattenermi per una notte in ospedale". Poi la denuncia ai carabinieri. La vicenda ora è al vaglio degli inquirenti. Forse le telecamere della strada possono aiutare a rintracciare i responsabili.  

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