"Strisce pedonali poco visibili" Il reportage di due consiglieri

Sirello e Chelli bocciano gli attraversamenti. "Intervenga il Global service"

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FIRENZE

La tragedia che la scorsa settimana è costata la vita di Davide, 14 anni, investito da uno scooter mentre attraversava, sulle strisce, via Vittorio Emanuele, impone una riflessione sulle condizioni degli attraversamenti pedonali.

Indipendentemente da quello che sarà l’esito dell’indagine avviata dalla magistratura per omicidio stradale, vale la pena ricordare che recentemente, il codice della strada ha subito delle variazioni. Che hanno inteso potenziare la visibilità degli attraversamenti pedonali e accentuato la tutela dei pedoni.

Un esempio? L’articolo 191 comma 1 del codice della strada impone ora ai conducenti di fermarsi sempre, rallentando gradualmente, in presenza di strisce pedonali. E non più "all’occorrenza", come invece stabiliva la vecchia legge. L’automobilista deve inoltre dare la precedenza al pedone non soltanto quando questi è sulle strisce, ma già ma quando si trovi in prossimità. Non solo. L’articolo 135 del regolamento di attuazione del codice dispone che l’attraversamento pedonale non regolato da impianto semaforico e non in corrispondenza di intersezioni debba essere a “doppia faccia“ anche se la strada è a senso unico e vada posto ai due lati della carreggiata, in corrispondenza delle strisce, sulla eventuale isola spartitraffico intermedia oppure al di sopra della carreggiata.

Le strisce pedonali fiorentine rispondo a questi requisiti? E’ una domanda che si sono posti due consigliere di quartiere, Angelo Sirello e Matteo Chelli (Fratelli d’Italia). Partendo dal quartiere in cui sono stati eletti, Rifredi (che è pure la circoscrizione dove è si è registrata l’ultima vittima della strada), Chelli e Sirello hanno compiuto una ricognizione estesa a tutta la città sulla visibilità degli attraversamenti, riscontrando in molti casi pericolose carenze a livello di segnaletica.

Qualche esempio: in via Pistoiese o in via Magellano, manca il cartello sul lato sinistro, da dove invece può provenire un pedone. In via Campo d’Arrigo o in via Gasperi (proprio davanti a una chiesa), la segnaletica verticale manca completamente.

"Nardella, da sindaco, ha cercato più volte di modificare il Codice della strada per il casco ai monopattini, sebbene, giustamente, il Tar glielo stia impedendo - dichiarano i due consiglieri -. Bisognerebbe però che, intanto, il sindaco si ricordasse di far rispettare quelle norme che già ci sono a tutela dei pedoni e che invece non vengono affatto seguite nella progettazione e nella realizzazione degli attraversamenti pedonali da parte dell’Amministrazione e del gestore del Global service della rete stradale del comune di Firenze, Avr". Per il triennio 2021-2024, Palazzo Vecchio ha rinnovato l’affidamento. Costo: 27 milioni complessivi. Per carenze nella manutenzione ci sono due indagini della procura in corso che coinvolgono anche Avr. E’ il caso della morte del giovane disabile in una buca di piazza Brunelleschi, o dell’incidente mortale di lungarno Soderini del giugno 2020, in cui perse la vita uno scooterista di appena 28 anni.

ste.bro.

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