Firenze e la Street art: la città diventa una grande tela

Firenze, 23 maggio 2018 - Se scendendo per strada vi capita di imbattervi in un segnale d’obbligo che trafigge un cuore rosso e poco più avanti in un Dante immerso nell’acqua con tanto di maschera da sub, non allarmatevi. Non siete in preda alle allucinazioni: è solo street art. Un movimento che silenziosamente si sta intrufolando tra i vicoli di Firenze e che vede, all’ombra del cupolone e dei palazzi rinascimentali, nuove forme d’arte farsi spazio. Sarà un azzardo parlare di un secondo rinascimento tutto contemporaneo? Quello che è certo è che Firenze sta cambiando volto e che l’arte per farsi guardare ha deciso di scendere sui marciapiedi, trasformando lo spazio urbano in un museo a cielo aperto.

Basta gironzolare un po’ per rendersene conto: la street art è lì, dove meno te l’aspetti. È sui muri dei palazzi, in mezzo agli squarci di vecchie dimore, sui cartelli stradali, in vicoli dimenticati e sugli sportelli delle centraline del gas. I loro creatori sono artisti di fama internazionale o famosi anonimi, riconoscibili soltanto dalle loro firme o in gergo tecnico dai loro «tag». Primo fra tutti l’ormai internazionale artista Clet Abraham ma anche la fiorentina Carla Bruttini e l’anonimo Blub.

Siamo andati a fotografare la loro arte lungo la strada e a intervistarli per comprendere le loro scelte e presentarveli al meglio. «Scegliere la strada significa obbligare anche chi non entrerebbe mai in un museo a rapportarsi per un istante con l’arte – spiega l’artista Carla Bruttini – nel mio lavoro ho grande rispetto per la città e scelgo per le mie opere spazi già deturpati o semplicemente muti». «Non nego che il Comune ha spesso osteggiato il mio lavoro - continua l’artista Clet Abraham – e che non mi sono mai sentito accolto e valorizzato da questa città».

Non vi resta che scendere per strada: se non la troverete, sarà la street art a trovare voi. E se volete andare sul sicuro, date un occhio alla mappa online realizzata dall’Amministrazione di Firenze, dove sono segnalate le opere presenti in città e gli spazi che aspettano solo di rinascere di creatività.