Stop all’adesione all’Aiccre "Cambiati i rapporti fra enti"

La scelta del Comune dopo ben 41 anni "Questa spesa adesso non è più indispensabile"

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Quasi 42 anni fa, il 28 marzo del 198 il Comune di Montelupo aderiva all’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni d’Europa (‘Aicce’, oggi ‘Aiccre’). All’epoca, era - spiega adesso la giunta Masetti - "un’importante e pionieristica iniziativa per rafforzare il contesto europeo". Già: che cos’era a quell’epoca, a parte la Cee, l’Europa unita? Oggi i tempi sono cambiati e stanno ancora cambiando e rapidamente. Montelupo ha detto stop. "Molte delle attività promosse dall’Aiccre - si spiega ancora - possono trovare oggi la loro realizzazione con la collaborazione degli uffici regionali atti alla cooperazione internazionale, che dispongono di collaboratori con competenze utili a mantenere e alimentare i rapporti con eventuali enti locali stranieri". Ci sono poi reti di enti locali, accordi, ‘sfide’ oramai diverse. In aggiunta: "La pandemia ha modificato in maniera importante il rapporto fra gli enti, spingendo verso una sempre maggiore collaborazione e partecipazione congiunta a bandi per il reperimento di fondi, divenuta ormai un’attività ordinaria per le amministrazioni". Risultato: dopo 41 anni il Comune di Montelupo ha disdetto ieri ufficialmente l’adesione all’Aiccre. Non tanto per la spesa, poco più di 400 euro annui, comunque "non più indispensabile", quanto perché appunto i tempi sono cambiati.

Andrea Ciappi

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