
L'inaugurazione della statua (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)
Firenze, 5 novembre 2019 - Questa mattina è stata inaugurata nell’area check-in al primo piano dell’aeroporto "Vespucci" di Firenze la statua in onore di Raoul Wallenberg, il diplomatico e filantropo svedese, inviato a Budapest in missione diplomatica, che si contraddistinse negli anni del nazismo per la consegna a migliaia di ebrei dei certificati con bandiera svedese (i cosiddetti “passaporti Wallenberg”) che consentirono loro di sfuggire alla deportazione nei campi di concentramento.
Il presidente della Fondazione Wallenberg Eduardo Eurnekian e il Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai hanno inaugurato la statua alla presenza del prefetto Laura Lega, del presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani e del sindaco di Firenze Dario Nardella.
Wallenberg si distinse anche per il contributo alla realizzazione di “zone sicure” capaci di ospitare circa 33.000 persone e per il salvataggio di circa 100.000 persone, sventando l’esplosione di due ghetti. La testa di bronzo di Wallenberg, donata dall’omonima fondazione, sarà poggiata su una pietra grigia a sua volta sorretta da una base in bronzo, entrambi progettati dall’architetto David Perri. La pietra grigia, che inframezza la testa e la base in bronzo della statua, rappresenta la tragedia dell’Olocausto che ha attraversato l’intera vita del diplomatico svedese.
“La missione della fondazione Wallenberg è quella di sviluppare progetti educativi e di promozione di quei valori che si traducono in solidarietà e coraggio civico e che furono i pilastri etici che animarono le gesta dei salvatori dell'Olocausto. In qualità di presidente della Fondazione è per me un onore inaugurare questa statua in una città come Firenze che, negli anni del nazismo, si distinse per gesta eroiche e per la costruzione di una vera e propria rete di salvataggio di ebrei”, ha affermato Eurnekian.
“E’ un grande onore per Toscana Aeroporti poter ospitare la statua di Raoul Wallenberg e contribuire a promuovere, presso i quasi 3 milioni di passeggeri che ogni anno popolano l’aeroporto, i valori e le gesta eroiche del diplomatico svedese con l’auspicio che possano essere d’esempio per la nostra e le generazioni future affinchè quanto avvenuto non si ripeta mai più”, ha commentato il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai.
L'imprenditore argentino di origini armene Eurnekian è anche fondatore di Corporacion America, colosso che gestisce 53 scali in tutto il mondo e che controlla Toscana Aeroporti. E il magnate non ha perso l'occasione per parlare dello scalo fiorentino: "Ancora non sono soddisfatto dei risultati degli investimenti fatti fin qui, perché, come i fiorentini, sono molto esigente. Il fiorentino ha molte richieste e vuole una pista più lunga, a cui stiamo lavorando adesso", ha detto. Inoltre "dobbiamo lavorare a un centro culturale e commerciale molto importante. C'è ancora molto da fare qui a Firenze", ha concluso: "Sono problemi, ma è la burocrazia. Ma noi siamo pronti a tutto".
Eurnekian, rispondendo ai giornalisti sulle vicende del nuovo stadio e sull'operato del patron della Fiorentina, l'imprenditore italo-americano Rocco Commisso, poi svela: "Mi dispiace, perché volevo essere il patron della fiorentina, ma non ho potuto. La prossima volta", dice sorridendo mandando "un grosso in bocca al lupo" alla squadra gigliata.
"Per il potenziamento dell' aeroporto di Firenze con la nuova pista confidiamo in un parere naturalmente favorevole da parte del Consiglio di Stato", ha detto invece Marco Carrai. "Il 28 novembre - ha proseguito - ci sarà presso il Consiglio di Stato l'ultima audizione che poi porterà la sentenza che ci auguriamo possa arrivare in poco tempo, diciamo all'inizio del prossimo anno. Questo è il nostro auspicio e speriamo che sia per noi favorevole. Noi abbiamo fatto tutto quello che era in nostro possesso, in termini giuridici naturalmente, perché ciò avvenisse: siamo confortati dal fatto che tutte le istituzioni pubbliche, tutti i ministeri sono in appoggio contro la sentenza del Tar".
In caso di parere favorevole, ha aggiunto, "potremmo partire con i lavori quasi immediatamente, perché la conferenza dei servizi si era chiusa in modo favorevole" mentre in caso di parere avverso "andremo a rifare la Via per quei punti com'è naturale in un processo di natura amministrativa".