Spilla soldi all’anziano, condannata

Una trentenne lo minaccia di denunciarlo per molestie sessuali. Ma lui chiede aiuto ai carabinieri

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di Leonardo Bartoletti

Nasce come rapporto d’amicizia, ma piano piano si traduce in consegna periodica e regolare di soldi. Prima volontariamente, poi sotto costrizione. Fino ad arrivare alla minaccia di accuse (false) di molestie sessuali. Protagonisti della vicenda un uomo di 65 anni di Rufina e una giovane - appena 19 anni, anche lei di Rufina - ora finita agli arresti domiciliari. I carabinieri della stazione di Rufina, che lavorano sotto il coordinamento della Compagnia di Pontassieve, comandata dal maggiore Giancarlo Caporaso, hanno arrestato la donna con l’accusa di estorsione aggravata, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Firenze Piergiorgio Ponticelli. L’attività ha preso avvio dalla denuncia dall’uomo, con il quale la giovane aveva da circa un anno un rapporto di amicizia. Riuscendo, in breve tempo, a blandirlo fino a farsi consegnare, con sempre maggior frequenza, somme di denaro, oscillanti tra i 50 e i 200 euro. Soldi che lei utilizzava per le proprie necessità. A febbraio però l’uomo ha cercato d’interrompere questo rapporto platonico, divenuto opprimente a causa delle sempre maggiori richieste di denaro: la giovane in pratica chiedeva soldi ogni giorno. Ma di fronte all’interruzione del rapporto lei l’ha minacciato di diffondere in paese notizie (false) su presunte molestie sessuali. Lui, evidentemente intimorito, ha iniziato nuovamente a darle il denaro. E così ancora messaggi, telefonate, fino ad arrivare a una presenza fisica sotto casa dell’uomo. Poi la denuncia ai carabinieri. La giovane era stata già condannata per atti persecutori.

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