'Festa della Toscana', uno spettacolo sulla Bekaert

Domenica 8 dicembre alle 21 al Garibaldi di Figline Valdarno sarà consegnato il Premio 'Bambagella' alla ricercatrice Sara Sdelci

La Bekaert

La Bekaert

Figline Valdarno (Firenze), 2 dicembre 2019 - Con la realizzazione dello spettacolo "318: better together”, incentrato sul caso Bekaert e sulla battaglia dei suoi lavoratori - ad oggi in atto -, il Comune di Figline e Incisa Valdarno celebrerà la "Festa della Toscana" domenica 8 dicembre alle 21, al Teatro Garibaldi (piazza Serristori, Figline).

La ricorrenza annuale è promossa dal Consiglio Regionale e punta non solo a celebrare l’abolizione della pena di morte, avvenuta nel 1786 ad opera del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana, ma anche a promuovere - e co-finanziare - iniziative e manifestazioni incentrate sul tema dei diritti umani su tutto il territorio regionale, da novembre a febbraio.

In occasione della XX edizione, dedicata al tema “Dal Rinascimento al Granducato, al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana", il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha quindi proposto una riflessione sul diritto al lavoro, partendo proprio dal caso Bekaert, una vicenda territoriale ancora aperta e che ha profondamente colpito l’intera comunità.

Lo spettacolo – prodotto dall'Amministrazione comunale e realizzato dalle compagnie teatrali "Arca Azzurra Formazione" e "Cantiere Artaud", con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e della Presidenza del Consiglio della Regione Toscana - si intitola "318: better together", con chiaro richiamo al claim della multinazionale belga Bekaert che, nel 2016, assorbì lo stabilimento "Pirelli" di Figline, specializzato in steel-cord, per poi annunciare la chiusura dello stesso, nell’estate 2018, ai suoi ben 318 dipendenti.

Per la stesura della drammaturgia, l’autore Ciro Gallorano si è ispirato ai racconti e alle esperienze degli operai della Bekaert, che con le loro storie, la loro rabbia, la loro determinazione stanno ancora lottando per far valere i loro diritti. La regia, invece, è affidata a Dimitri Frosali. Prima della rappresentazione teatrale ci sarà la consegna  del Premio Bambagella, massima onorificenza del Comune di Figline e Incisa Valdarno, che quest'anno sarà dato alla dottoressa Sara Sdelci.

Si tratta di una 36enne figlinese, attualmente impiegata al Centro di Regolazione Genomica di Barcellona, dove ha ottenuto un finanziamento di due milioni di euro per portare avanti la sua ricerca sull’identificazione delle basi metaboliche dello sviluppo tumorale e delle metastasi. Saranno presenti anche il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, oltre alla sindaca Giulia Mugnai e alla presidente del Consiglio Comunale Silvia Fossati.

Il titolo dell’incontro  era “Ti consiglio un libro: in biblioteca c’è un mondo di diritti”, incentrato sui consigli di lettura a tema, rivolti dagli alunni sia grandi che piccoli. “Quest’anno abbiamo scelto di celebrare la Festa della Toscana focalizzandoci sul diritto al lavoro, sul quale inviteremo tutti i presenti a riflettere a partire da un fatto di cronaca che continua tristemente a riguardare tutta la nostra comunità – spiegano la sindaca Mugnai, l’assessore Farini e la presidente del Consiglio comunale, Silvia Fossati -. Il teatro, quindi, diventa lo strumento non solo per tenere alta l’attenzione sulla vertenza Bekaert, ma anche per stringerci, ancora una volta, intorno ai lavoratori dello stabilimento e a quelli dell’indotto, per manifestare la vicinanza alla loro battaglia e per condividerla tutti insieme perché, come più volte abbiamo ribadito anche ai tavoli istituzionali, è importante per tutti che lo stabilimento figlinese resti attivo”.

“Inoltre – continua la Presidente del Consiglio Comunale, Silvia Fossati – coglieremo l’occasione per rinnovare la tradizione della consegna del Premio Bambagella, che quest’anno la presidenza del Consiglio Comunale, su proposta della sindaca, ha scelto di consegnare a Sara Sdelci, giovane figlinese che ha reso orgogliosa un’intera comunità. Suo, infatti, è il merito di portare avanti un’importantissima ricerca sull’identificazione delle basi metaboliche dello sviluppo tumorale e delle metastasi. Grazie al suo brillante percorso accademico, nel 2018 ha vinto il concorso per dirigere un suo laboratorio presso il Centro di Regolazione Genomica a Barcellona, dove lavora dallo scorso gennaio, e ha ricevuto un finanziamento di due milioni di euro per continuare i suoi studi in materia”. 

 

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