Sorpresa: a Settimello l’aria è pulita

Secondo il monitoraggio i limiti di legge sono rispettati. "L’industria incide per una percentuale molto bassa"

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di Sandra Nistri

Qualità dell’aria nei limiti di legge e in linea con i dati di zona di Arpat. È quanto emerge dai primi dati del progetto del monitoraggio dell’aria a Settimello realizzato dall’Università di Firenze in collaborazione con l’amministrazione calenzanese per valutare l’incidenza delle emissioni e le principali sorgenti. Sul tema l’assessore all’Ambiente Irene Padovani ha risposto in consiglio comunale ad una interpellanza della Lega e del consigliere Americo D’Elia: "Si aspetta il report ufficiale ma i dati forniscono un quadro chiaro delle emissioni in quella zona – commenta – confermando il fatto che i valori sono in linea con quelli di tutta l’area fiorentina. Riguardo alle sorgenti delle emissioni, le principali cause sono la combustione di biomassa per il riscaldamento delle abitazioni, caminetti e stufe, e il traffico veicolare. L’industria incide per una percentuale molto bassa". Si conclude così il monitoraggio della qualità dell’aria a Settimello, promosso dal Comune con due distinti progetti: la centralina mobile di Arpat, che ha coperto determinati periodi nelle varie stagioni e la centralina dell’Università di Firenze rimasta in zona da giugno 2020 a giugno 2021, raccogliendo 200 campioni. Rimane invece attivo il biomonitoraggio tramite l’analisi dei licheni. "L’indagine – conclude Padovani – era nata per fornire un quadro scientifico alle segnalazioni dei cattivi odori lamentati a Settimello. Non si notano particolari correlazioni tra le sorgenti identificate e le segnalazioni dei cattivi odori. E le segnalazioni non corrispondono a valori elevati del PM10".

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