Soldato nella Toscana in guerra salvò una bimba, la famiglia di lui: "Vogliamo ritrovarla"

Borgo San Lorenzo (Firenze), 1 marzo 2021 - Una storia che attraversa le generazioni e arriva fino a noi. Una storia di settant'anni fa, una delle tante che costellano i tragici giorni della guerra sulla Linea Gotica, a cavallo tra Emilia e Toscana. Ed è proprio una storia toscana che adesso la famiglia di un soldato inglese vuole riportare alla luce.

Il soldato è Harry Rodney, inglese, che combatté con l'esercito britannico nella zona di Borgo San Lorenzo. Harry, che è morto nel 2012 a 94 anni, ha sempre raccontato di quella bambina che lui salvò durante il conflitto. La trovarono a Borgo San Lorenzo sola, nascosta e affamata. Riuscirono a riportarla alla famiglia e proprio la famiglia cucinò per tutti, soldati compresi, grazie anche al cibo che Harry e gli altri soldati rubarono dalle scorte dell'esercito stesso.

Una storia che ha raccolto Neda Tootoonchi, la fidanzata del nipote di Rodney, Paul O'Neill. Ed è scattato l'appello a ritrovare quella bambina. Il filo rosso con il passato è rappresentato da una foto che vede la famiglia della bimba salvata e i soldati insieme.

Foto che rilancia il giornalista Matteo Incerti, che si è già occupato di storie di questo tipo che aveva fatto già partire le ricerche per un'altra storia sull'Appennino: quella del soldato Martin Adler, 96 anni, che ha ritrovato e conosciuto, anche se solo virtualmente a causa della pandemia, tre bambini incontrati durante la Seconda Guerra Mondiale che spuntarono da una cesta mentre lui combatteva sulla Linea Gotica.

Adler è riuscito a vedere Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, rispettivamente di 83, 82 e 79 anni. Emozioni che adesso anche i familiari di Harry Rodney vorrebbero rivivere pur senza il loro caro, nel frattempo appunto morto.  «Il nonno di Paul - dice Neda - ha sempre raccontato questa storia e abbiamo appena ritrovato una foto della bambina con la famiglia. Ci piacerebbe rintracciarla e sapere se si ricorda di questo soldato e farci raccontare la storia come se la ricorda lei».