
Firenze, 31 marzo 2023 - In soli sette mesi di smart working (un giorno a settimana dal 1 giugno al 31 dicembre dello scorso anno), i 1705 dipendenti comunali a Firenze hanno evitato emissioni di Co2 pari a quasi 79,5 tonnellate, di ossidi di azoto per 146 chili e di polveri sottili per quasi 17 chili. Sono invece oltre 23 le ore di spostamento casa-lavoro (con i relativi costi) risparmiate da ogni lavoratore.
Questi dati, presentati questa mattina alle rappresentanze sindacali dall’assessore al personale Maria Federica Giuliani e dal direttore generale Giacomo Parenti, sono scaturiti dal monitoraggio dei centri di spesa e soprattutto dal questionario realizzato dalla direzione risorse umane in collaborazione con la direzione ambiente. Al sondaggio, si legge in una nota del Comune, hanno risposto 1607 dei 1705 lavoratori in smart working. Dall’indagine risulta inoltre che il 35,8% dei dipendenti utilizza l’auto per recarsi al lavoro (con una distanza media di 27,75 km e un tempo medio tra andata e ritorno di 56 minuti e mezzo).
Solo il 28% utilizza i mezzi pubblici: con il treno vengono 230 persone pari al 14,3% del totale con una distanza andata/ritorno percorsa di 87,04 km e un tempo totale di viaggio di oltre due ore. Con bus/tram arrivano in 218 pari al 13,6% che percorrono 22,4 km in 77 minuti a bordo. A piedi e biciclette sono 290 dipendenti, il 18% di quelli che fanno lo smart working, che abitano a una distanza di poco superiore ai 2,6 km dall’ufficio.
"Lo smart working è una grande opportunità e fa bene anche all'ambiente - ha sottolineato l'assessora Giuliani - senza dimenticare che opera in maniera positiva sul benessere lavorativo. Oggi è stato un momento di analisi e di riflessione - ha aggiunto - vogliamo consolidare e rilanciare un modello organizzativo efficiente che tiene in equilibrio lavoro e lavoratori. Con questi dati è possibile quindi programmare l’organizzazione del personale comunale partendo da una chiara fotografia degli elementi in campo e dei risultati prodotti".