S.Maria Novella e il concilio che fece storia

Giovanni

Pallanti

Questa è una storia che vede Firenze al centro di una decisione importante per l’unità della Chiesa di Cristo in tutto il mondo.

Nel 1433 fu convocato un concilio a Basilea, dove si cercava la riunificazione tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli. Nel 1439 il concilio si spostò a Firenze, e qui avvenne un fatto straordinario. Il concilio di svolse nella chiesa di Santa Maria Novella. Il maggior protagonista del progetto di riunificazione delle due chiese cristiane fu Isidoro di Kiev. Chi era costui? Era un monaco greco, superiore del convento di San Demetrio, a Costantinopoli. Nel 1437 fu nominato vescovo metropolita di Kiev, nel cui territorio ecclesiastico rientrava anche la Chiesa di Mosca. Isidoro, a Firenze, voleva che la Chiesa ortodossa russa si congiungesse in nome della cattolicità, a quella di Roma. Una rivoluzione dopo che le due Chiese si erano divise e gli ortodossi avevano le caratteristiche di Chiese nazionali.

Come scrive monsignor Andrea Drigani sul mensile online, Isidoro sottoscrisse la bolla Laetentur caeli, che sanciva l’unione universale dei cristiani di oriente e occidente. Il Papa Eugenio IV nominò Isidoro cardinale. Giunto a Mosca, però, fu fatto arrestare dal principe di Russia, Basilio II, che rifiutò l’unione con gli di Roma. Incarcerato, Isidoro riuscì a fuggire e morì a Roma dove è sepolto in San Pietro.

Questo spiega perché, ancora oggi, le due Chiese siano formalmente divise dalle gerarchie, ma unite nella solita fede. Papa Francesco, per esempio, chiede la pace per l’Ucraina, mentre il patriarca di Mosca Kirill, è completamente schierato con l’esercito russo per la guerra….

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