Sisma, sciame continuo "Così non preoccupa"

Dopo le due forti scosse del 3 maggio la terra non ha mai smesso di tremare. L’esperto: "L’atteggiamento corretto da tenere è di tranquilla cautela"

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Dal 3 maggio la terra nel Chianti fiorentino non ha smesso di tremare. Scosse lievi, per lo più non percepite dalla popolazione, tranne alcune che hanno superato il 2 di magnitudo, in particolare all’alba di ieri: poco dopo le 5 è stata registrata una scossa da 2,4 che ha svegliato alcuni cittadini del Chianti. L’epicentro è più o meno lo stesso delle due scosse da 3,7 e 3,5 di pochi giorni fa, nell’area San Casciano e Impruneta. E ad ogni tremore, la popolazione condivide le sue paure tramite i social. Ma secondo Andrea Fiaschi, responsabile della rete di monitoraggio dell’Istituto Geofisico Toscano, l’atteggiamento corretto da mantenere in questi casi è di tranquilla cautela.

Dottor Fiaschi, cosa sta succedendo in quest’area?

"È una zona sismica già conosciuta, con terremoti di una certa rilevanza già nel passato. Nel 1895 raggiunse i 5,4 di magnitudo. In questa occasione si sono attivate se non le stesse faglie di allora, almeno la stessa zona dal punto di vista sismogenetico. È un fenomeno comunque conosciuto".

Dal 3 maggio ad oggi le scosse rilevate dai vostri strumenti sono state numerose.

"Sono state per lo più piccole, spesso solo strumentali, dunque registrate dalle tecnologie e non percepite dalla popolazione. Ma il fatto che si stiano sviluppando per più giorni, è un elemento tranquillizzante".

In che senso?

"Perché consente di liberare l’energia accumulata nel terreno in maniera graduale e non tutta insieme, dunque finché resta così non desta forti preoccupazioni".

Ormai da giorni la cittadinanza ad ogni percezione di movimento si sfoga sul web.

"I social sono uno strumento meraviglioso, ma è fondamentale non seminare panico inutile e seguire i comunicati degli organi davvero deputati al monitoraggio sismico, a partire dall’istituto nazionale di geofisica e anche le istituzioni locali come la nostra, facenti parte della comunità scientifica. Finché la frequenza sismica si evolve in questa maniera, non ci sono elementi per cui ci dobbiamo davvero preoccupare".

Dunque possiamo dormire tranquilli?

"Non si fanno mai previsioni nel campo dei terremoti. Manteniamo sempre un alto livello di allerta: la cautela è l’elemento che deve guidare costantemente le nostre azioni, ma con tranquillità e soprattutto senza ingiustificato panico".

Manuela Plastina

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