Elettra Gullè
Cronaca

La sicurezza stradale diventa un gioco. Arriva il progetto “Sicuramente” dell’associazione Guarnieri

Si tratta di un gioco in scatola che, attraverso un colorato poster che riproduce quotidiane situazioni di vita in città, invita i bambini a riflettere sui comportamenti sbagliati

La sicurezza stradale diventa un gioco. Arriva il progetto “Sicuramente” dell’associazione Guarnieri

Firenze, 25 marzo 2024 - Ci sono la signora che cammina sulla strada o la bicicletta che avanza sul marciapiede, ma anche situazioni assurde come un’auto che viaggia su zampe a forma di gallina o una torta che chissà com’è finita sopra un semaforo. L’educazione stradale diventa un gioco per i bambini della primaria grazie a ‘Sicuramente’, progetto ideato dall’associazione Lorenzo Guarnieri, che lo ha finanziato anche grazie al contributo della Regione Toscana. Il gioco, che si sviluppa attorno ad un divertente tabellone in cui grandi e piccini vivono la città a piedi, in bici, su un monopattino o facendo tranquillamente footing al parco, ha la supervisione scientifica della Sapienza di Roma, oltre al supporto dell’Usr, ed è stato realizzato da Giunti Scuola insieme alla Polizia Stradale. Per il momento è stato distribuito a 500 classi delle primarie toscane. Ma se arrivassero nuovi sponsor - e questo è il forte auspicio dell’associazione Guarnieri, - l’iniziativa potrebbe essere estesa a tutt’Italia.

Ieri i bambini di terza della primaria Carducci si sono per primi cimentati nel coinvolgente gioco, tra cartelli stradali posizionati male e comportamenti scorretti. “E’ fondamentale fare educazione stradale tra i più piccini per poi arrivare anche agli adulti - dice la dirigente del compartimento Polizia stradale Toscana Cinzia Ricciardi -. Purtroppo, vediamo ancora scarsa attenzione alle regole. Si corre troppo lungo le strade statali, ci si distrae col cellulare e si usano i monopattini come se fossero auto. Molti gli incidenti che accadono in città. Sono soprattutto bambini e anziani ad essere investiti sulle strisce, perchè un automobilista si ferma al passaggio pedonale, mentre un altro sorpassa proprio in quel momento. E poi molti ancora non indossano le cinture di sicurezza. Vediamo addirittura adulti, spesso nonni, che trasportano in auto i bambini senza il seggiolino”. Insomma, il lavoro da fare è ancora molto. Le strade coi limiti a 30 chilometri orari? “Dovrebbe essere la velocità massima consentita in città - afferma Ricciardi -. Gli effetti tra l’essere investito da una macchina che va a 70, 60 o appunto a 30 chilometri orari sono ben diversi”.

“I bambini fin da piccoli devono imparare che la strada è un luogo condiviso, bello, che però può diventare pericoloso, soprattutto per i più vulnerabili. Bisogna imparare a tenere comportamenti improntati alla sicurezza, per sé e per gli altri”, dice Stefano Guarnieri, che insieme alla moglie Stefania ha fondato l’associazione nel nome di Lorenzo, ucciso a 17 anni e mezzo da un uomo che guidava pur essendo ubriaco e drogato. Alla presentazione, anche la dirigente scolastica Laura Guido.

Protagonista del gioco è anche Dieci, il cane della famiglia Guarnieri. C’è pure lui all’interno del divertente poster illustrato da Stefano Tognetti, tra strade, ciclabili, rotonde e incroci. È in questo quotidiano caos che i bambini devono individuare i comportamenti sbagliati, le azioni pericolose ma non vietate ed i cartelli stradali. Dopo una discussione in classe per riflettere su cosa ci rende sicuri, i bambini vengono invitati ad osservare molto attentamente il poster. Chi vince? Chi, sulla base delle indicazioni fornite dal docente, riesce ad esempio a scovare il maggior numero di presenze strane all’interno di questa immaginaria città.

“Ricordiamoci che, per numero di vittime della strada, l’Italia è in ventesima posizione, in Europa. Da noi, si muore il doppio rispetto a paesi quali Olanda e Inghilterra”, ricorda Guarnieri.

La violenza stradale oggi è la prima causa di morte dei giovani fino a 29 anni in Italia e nel mondo e l’educazione è l’arma più potente che abbiamo per modificare una cultura della strada che uccide. Nel 2022 in Italia 3.159 persone hanno perso la vita sulla strade e quasi 20mila sono rimaste ferite gravemente a seguito di scontri stradali. Lavorare sulla prevenzione è un obbligo di civiltà.