"Si farà". L’idea piace anche al Signor No

Il sindaco dà nuova linfa al progetto e intende investire sulla risalita in Oltrarno. Il soprintendente Pessina: "Dipende tutto dal progetto"

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Per una volta sembrano tutti d’accordo. Miracolo. Piace molto anche al "signor No", il soprintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio Andrea Pessina, in una battuta del sindaco Nardella sul niet al prolungamento dello stazionamento della ruota panoramica. L’idea di raggiungere più facilmente il parco di Villa Bardini e Forte Belvedere a Pessina piace. Anche con un sistema di risalita: siano scale mobili o, meglio, un tapis roulant. "Le scale mobili hanno bisogno di un’impegnativa manutenzione, basta vedere cosa accade nelle città italiane: spesso sono chiuse", dice. In effetti anche a Firenze, per anni le scale mobili della Stazione di Santa Maria Novella sono rimaste ko. Un altro problema delle scale mobili potrebbe sorgere dal voluminoso impianto di scorrimento necessario e dalla copertura spesso indispensabile per evitare che vadano in malora.

L’ipotesi tapis roulant è meno impattante. Se ne vedono ormai moltissimi, anche snelli e funzionali nelle stazioni sciistiche. Naturalmente in un contesto così delicato dovrebbero avere una diversa caratterizzazione estetica e muoversi su un percorso non eccessivamente scosceso.

"Molto dipenderà dal progetto presentato", spiega Pessina che il 2 agosto lascerà l’incarico fiorentino al suo successore. Probabilmente sarà il nuovo soprintendente a dover valutare l’opera.

L’ipotesi di realizzare un impianto di scale mobile era stata rilanciata dal governatore toscano Eugenio Giani (con il sindaco Dario Nardella) che aveva ripreso dal cassetto un vecchio progetto del 2008 che fece realizzare quando era assessore alla Cultura in Palazzo Vecchio.

"Che non si faccia polemica dicendo che si tratta di un’opera per turisti – incalza Giani – Perché è difficile anche per i fiorentini raggiungere quella che una delle zone più belle della nostra città". Giani, anzi, a proposito di delocalizzazione dei flussi turistici, parla dell’ipotesi di "impermeabilizzare il passaggio pedonale dentro la pescaia di San Niccolò". Che consentirebbe ai visitatori che scendono dai pullman sul lungarno di raggiungere San Niccolò, prendere le scale mobili da Palazzo Vegni, e poi scendere da Forte Belvedere verso Pitti e Oltrarno.

Sicuramente c’è bisogno di un’infrastruttura che colleghi meglio Forte Belvedere e Villa Bardini con tutto l’Oltrarno. Il sindaco Dario Nardella è netto: "Faremo questo investimento". Parla del progetto del 2012 passato nelle mani dell’architetto Giorgio Caselli "per capirne la fattibilità a distanza di una decina d’anni, tenendo conto dell’impatto paesaggistico e storico-artistico". Nardella ne ha già riparlato con il presidente Giani e con il presidente della Fondazione Crf Salvadori. Presto il sopralluogo a tre.

Per Nardella, però, è importante capire bene quali sono le caratteristiche, i costi. "La cosa è fattibile, se guardiamo ad Arezzo ricordo che c’erano state polemiche, stop ai lavori, una dialettica con le autorità statali piuttosto concitata. Credo che dobbiamo avere chiari tutti gli aspetti prima di dare il via libera definitivo"

"E’ difficile raggiungere Villa Bardini, da parte nostra tutto ciò che può favorire l’accesso è ben accolto – spiega il presidente della Fondazione Crf, Luigi Salvadori – La cosa importante è che la soprintendenza sia su questa linea".

Ilaria Ulivelli

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