Sesto Fiorentino, la rete idrica si rompe per la terza volta in poche ore

Il sindaco Falchi: "Publiacqua risponderà dei danni"

Allagamenti in via di Rimaggio a Sesto Fiorentino (foto Germogli)

Allagamenti in via di Rimaggio a Sesto Fiorentino (foto Germogli)

Sesto Fiorentino, 19 novembre 2018 - Tre guasti nell’arco di quaranta ore. Dalla notte tra venerdì e sabato e oggi in via di Rimaggio a Sesto Fiorentino si sono verificate infatti tre rotture della tubazione dell'acqua con allagamenti e disagi per i residenti in zona, costretti a fare i conti con un vero e proprio fiume d’acqua in strada. Già ieri in tarda serata la condotta riparata si era nuovamente rotta in un altro tratto e oggi, nel tardo pomeriggio, è avvenuta la stessa cosa: dopo avere riaperto l’acqua infatti la pressione ha fatto saltare una nuova parte della tubazione, a poca distanza.

AGGIORNAMENTO - Publiacqua informa che sono terminati i lavori di sostituzione in via di Rimaggio. "I nostri tecnici hanno riaperto l’acqua in modo graduale e la situazione tornerà a normalizzarsi su tutta la rete del capoluogo - spiega l'azienda - Per le zone alte del Comune la situazione viene monitorata costantemente e i nostri tecnici stanno effettuando tutte le manovre utili a ridare equilibrio al sistema. A Colonnata la pressione dovrebbe tornare regolare a metà mattinata ma il serbatoio non è al suo massimo livello e quindi nel corso della giornata potrebbe ritornare in sofferenza. L’autobotte posizionata nel parcheggio sopra il campo sportivo di Doccia effettuerà stamani alcuni riempimenti su strutture sensibili (scuole, case di riposo ecc.) per poi tornare a disposizione dei cittadini fino alla normalizzazione completa della situazione".

In mattinata il serbatoio di Colonnata non ha pienamente recuperato e i normali consumi  lo hanno portato a svuotarsi. I tecnici hanno effettuato le manovre possibili e necessarie per limitare gli effetti sulla popolazione ma nelle prossime ore si potranno comunque verificare forti abbassamenti di pressione e mancanze d’acqua nelle zone alte del comune e quindi Colonnata, Querceto e Quinto Alto.

IL PROBLEMA - Colpa della vetustà dei sottoservizi che avrebbero bisogno di un intervento risolutivo e non di lavori tampone: già da lunedì infatti in accordo con il Comune Publiacqua darà il via alla progettazione della completa sostituzione della tubazione interessata. Per fortuna oggi i sacchi di sabbia e le barriere poste davanti alle case dall’associazione La Racchetta e dalla Protezione civile del Comune hanno fermato una grande quantità d’acqua ma i danni di ieri sono stati comunque gravissimi per taverne, abitazioni e garage finiti sott’acqua.

L’esasperazione dei residenti, provati da due giorni di passione è arrivata ormai alle stelle. A loro è stata messa a disposizione una autobotte con rastrelliera. I problemi, però, non si sono limitati a via di Rimaggio: nel fine settimana diverse zone di Sesto, ad esempio quelle ‘pedecollinari’ di Colonnata e Querceto, sono rimaste infatti all’asciutto con proteste decise dei residenti che hanno chiesto a gran voce il posizionamento di autobotti anche nella zona Nord del territorio sestese.

Intanto, con un post su Facebook, ha commentato quanto accaduto in via di Rimaggio anche il sindaco Lorenzo Falchi che, ieri sera, si è recato personalmente sul posto per valutare la situazione: "Ovviamente- scrive- Publiacqua risponderà dei danni alle famiglie coinvolte, da parte nostra abbiamo subito chiesto e ottenuto l’impegno per la sostituzione, il prima possibile, di tutto il tratto in via di Rimaggio per risolvere prontamente il problema. Purtroppo lo sappiamo ed è inutile girarci intorno: il problema dell’età avanzata dei tubi sotto le nostre città non è stato affrontato nel tempo come questo territorio avrebbe meritato e le diverse situazioni che negli ultimi due anni abbiamo affrontato ne sono la conferma: non possono più limitarsi a rattoppi o sostituzioni parziali ma pretendiamo gli investimenti necessari per rendere sicure e moderne le tubature".

Per far questo- continua il sindaco - "c’è un solo modo: Publiacqua deve tornare pubblica, più vicina alle nostre esigenze e, soprattutto, eliminando una volta per tutte i dividendi e gli utili privati sostituendoli con investimenti pubblici".

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