Serristori, ‘rivoluzione’ a tempo

L’Asl Toscana Centro: alcune terapie oncologiche trasferite ad altri ospedali solo per il periodo dell’emergenza

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La riorganizzazione dell’ospedale Serristori di Figline continua a far discutere. Era il 14 marzo quando l’Asl Toscana Centro annunciava la chiusura notturna del pronto soccorso e il trasferimento dei medici ad altri presidi. Una chiusura che ha rimodellato i servizi del Serristori, perché di fatto, per il periodo di emergenza, sono state sospese le trasfusioni di immunoglobuline, la chemioterapia e le biopsie, trasferite a Firenze. Un grave depotenziamento che ha suscitato preoccupazioni e accuse. Così la Asl adesso interviene confermando la temporaneità delle modifiche. "Si tratta di una riorganizzazione limitata al periodo di emergenza - spiega una nota - e riguarderà un numero totale di 18-20 pazienti fra oncologici ed ematologici, che potranno continuare ad essere trattati al meglio e in sicurezza. Nello specifico sono state spostate al day hospital del Santa Maria Annunziata alcune terapie oncologiche infusive e le terapie oncoematologiche sono effettuate al day hospital del San Giovanni di Dio (sede della struttura di oncoematologia) o all’ospedale Santa Maria Annunziata (sede della direzione del dipartimento oncologico) sulla base della preferenza del paziente. I due day hospital fanno parte degli specifici settori protetti no-covid dei rispettivi ospedali". Al day hospital del Serristori restano garantite tutte le altre attività sia oncologiche che ematologiche tra cui: chemioterapie orali, terapie di supporto infusionale, alcune delle terapie oncologiche infusive, terapie trasfusive, tutta l’attività ambulatoriale e relativa presa in carico del paziente. Viene garantito inoltre il mantenimento dell’attività di diagnostica bioptica oncologica.

"Mi preme sottolineare – dichiara Luisa Fioretto, direttore dipartimento oncologia della Asl Toscana centro - che il Calcit Valdarno Fiorentino, che da sempre sostiene l’attività oncologica del Serristori, si è reso disponibile a fornire un contributo economico volto ad affrontare l’eventuale disagio per i pazienti del Serristori".

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