Segreteria dem Nardella tesse la rete con il partito dei sindaci Decisivi i prossimi passi

Domenica a Roma lo scenario potrebbe diventare più chiaro. Se il sindaco alla fine non scenderà in campo alle primarie. dovrà scegliere il candidato da appoggiare. Puntando a un ruolo di peso

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Si dice che prima di Natale i giochi saranno fatti. Ma intanto devono andare a posto molti tasselli per definire le candidature alla segreteria nazionale del Pd. Lo sa bene il sindaco Dario Nardella che, candidato a no, è deciso in ogni caso a dare un suo contributo concreto alla rinascita del partito. Per questo tesse relazioni, si confronta e organizza incontri.

Come ieri all’assemblea annuale dell’Anci, in programma fino a domani, che ha visto anche la “benedizione“ di persona del Presidente Mattarella. Fra Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e la giovane guerriera Elly Schlein, anch’essa di terra bolognese, davvero Nardella è pronto a buttarsi nella mischia, per cercare di catalizzare i consensi quale terzo sfidante per la successione di Enrico Letta? Per ora non ha deciso, non ha buttato il cuore oltre l’ostacolo. Molti colleghi sindaci lo accompagnano con pacche sulla spalla. E del resto, come spiega nel suo libro “La città universale“, è a quel mondo della politica amministrativa che si rivolge in prima battuta per ridisegnare un nuovo progetto politico a sinistra. Basterà?

Domenica prossima ci potrebbe essere un primo responso. La mattina alle 11, al Cinema Quattro Fontane a Roma, Nardella ha organizzato l’incontro “IdeaPd. Una nuova comunità democratica“, dove pare saranno presenti molti sindaci, non solo dalla Toscana. L’appello è rivolto agli amministratori locali, all’associazionismo e alla società civile, per uno scambio di idee su moti temi, fra cui quelli ambientali ed economici. Interveranno infatti lo scienziato Stefano Mancuso e l’economista Leonardo Becchetti.

Ma qualora Nardella si tenesse fuori dalla competizione per la segreteria nazionale, non è secondario che decida alla svelta da che parte stare: Bonaccini o Schlein. Anche amici di partito come Dario Franceschini e Antonello Giacomelli, pur disposti ad appoggiare la sua candidatura, ritengono che altrettanto strategico per il suo futuro ruolo nel partito, sia abbracciare in fretta o il più “tradizional-istituzionale Bonaccini; o la più “aggressiva“ svizzera-statunitense parlamentare emiliana. In questo secondo caso, oltretutto, potrebbe garantire la parte riformista del partito e riequilibrare la candidatura stessa della Schlein. Ma in ogni modo c’è da decidere in tempi rapidi. E non solo per gli incarichi che Nardella potrebbe avere nel futuro organigramma del Pd. Ma per iniziare a disegnarsi un suo ruolo da vero leader nazionale.

Cosa dovrebbe fare Nardella nella prossima stagione congressuale, lo ha chiaro invece Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, che suggerisce: "Leggendo le proposte di Nardella mi pare che possa sostenere Bonaccini. E Il contributo di idee che il sindaco può portare è importante. La decisione spetta a Dario, ma sono convinto che un pezzo di strada insieme lo potremo percorrere".

Olga Mugnaini

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