Sedicimila sotto esame Medie, chiusura in un click

Sono 8.750 i ragazzi che affronteranno la maturità senza avere ancora certezze Gli alunni delle secondarie di primo grado termineranno l’anno davanti a un pc

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Il Coronavirus entra nelle tesine dei ragazzi, alle prese con le prove conclusive. Se su esami di terza media e maturità i dubbi da sciogliere sono ancora molti, una cosa è certa: il Covid-19 non potrà che essere tra gli argomenti protagonisti delle discussioni finali. Non è certo un caso che uno studente di terza della secondaria di primo grado Barsanti abbia optato per una "carrellata sulle pandemie".

"Lo studente si riallaccerà poi a Manzoni e, per esempio per la geografia, alle aree in cui il Covid ha colpito particolarmente", racconta Laura Latorre, docente di lettere alla Barsanti. Sono 8750 gli studenti fiorentini alle prese con l’esame di terza media. 7410 quelli che invece affronteranno la Maturità. Un esercito di ragazzi che forse più di tutti sta soffrendo per il blocco della didattica e, soprattutto, per le nuove modalità d’esame, ancora non del tutto chiare.

"Abbiamo iniziato a lavorare sugli elaborati, al centro di questo esame tutto online - prosegue Latorre -. Dispiace che non ci possa essere il momento conclusivo in presenza. È terribile terminare l’anno scolastico con un click. Ma è anche bello vedere ragazzi così collaborativi e motivati. Tutti sentono un bisogno viscerale di tornare tra i banchi".

"Siamo in attesa dell’ordinanza - dice Marco Menicatti, dirigente del comprensivo Barsanti -. Per ora i ragazzi sanno solo di dover consegnare la tesina entro il 30 maggio, per poi discuterla al pc tra il primo e il 10 giugno. A mio parere si sarebbe potuto organizzare un colloquio finale a scuola. L’importante, comunque, è che si arrivi ad una decisione. E che si chiarisca come sarà il rientro a settembre. O la scuola sarà quella di prima oppure non sarà più scuola".

Grande caos anche per chi avrà l’esame di maturità. "Sto incontrando, via Teams, tutte le quinte - racconta Liliana Gilli, dirigente del classico Galileo -. Ai ragazzi dico che non c’è niente di ufficiale perchè questa è la verità. Cerco di incoraggiarli ed ho promesso loro che torneranno al liceo per la consegna dei diplomi". Gli studenti sono "felici di poter affrontare l’unica prova della maturità, il colloquio, alla presenza dei professori". "Ci fa piacere anche salutarli…", dicono i ragazzi.

"Non avrei mai pensato che il 4 marzo sarebbe stato il mio ultimo giorno al liceo - allarga le braccia Valentino, allievo di quinta allo scientifico Da Vinci -. Per l’esame, non sappiamo ancora come dovrà essere l’elaborato. Quindi, ci stiamo concentrando sull’orale". C’è anche dispiacere per l’assenza degli scritti. "Avrebbero comunque rappresentato un ricordo indelebile della nostra vita", sospirano i maturandi.

"Era impensabile - osserva Roberto Curtolo, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, - che l’esame di Stato si svolgesse come sempre. Avremo invece una sola prova su cui puntare, ma daremo anche un peso rilevante al curriculum scolastico. Le ordinanze, sia sugli esami del primo che del secondo ciclo, sono pronte e in discussione al consiglio superiore della Pubblica Istruzione per il parere obbligatorio. Attendiamo fiduciosi la loro pubblicazione definitiva per fugare dubbi e placare inutili ansie. Le commissioni interne conoscono gli studenti e la loro storia: tutto ciò deve essere garanzia di equilibrio, trasparenza e coerenza valutativa".

Elettra Gullè

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