Alcune scuole semplificano il rientro dopo la quarantena: "Basta un tampone negativo"

Nella situazione di confusione, i presidi cercano di districarsi

Tamponi

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Firenze, 12gennaio 2021 - In nome del diritto allo studio, basta il tampone negativo. Nel caos di questi giorni, i dirigenti scolastici hanno pensato bene di andare incontro ai ragazzi, semplificando un po’ le procedure. «Non importa il certificato medico - dice Francesca Cantarella, dirigente del comprensivo Vespucci -. Siccome l’Asl e i medici di famiglia non riescono a garantire il rilascio delle certificazioni di fine quarantena, anche noi ci siamo adeguati a quella che è una delle ultime ordinanze della Regione Toscana. Cerchiamo così di aiutare i ragazzi e di agevolare anche il lavoro delle Asl, che sono così oberate». Si tratta, aggiunge la preside, «di un lavoro estremamente complicato. Speriamo solo di vedere presto la fine del tunnel perchè davvero è un periodo sempre più difficile». Anche per attivare la Dad, «basta un’auto-dichiarazione, visto che i certificati di isolamento non arrivano». Solo ieri, 60 famiglie hanno chiesto la didattica a distanza perchè i loro figli sono in quarantena.

Stesso discorso all’Itt Marco Polo. «Ci accontentiamo del tampone negativo, come la Regione - le parole del preside, Ludovico Arte -. Bisogna semplificare altrimenti blocchiamo in casa per la burocrazia dei ragazzi negativi». Com’è la situazione al Marco Polo? «Non facile ma neppure catastrofica. Sia tra i ragazzi che tra i docenti abbiamo un 10% di assenti. Quindi la stragrande maggioranza studia in presenza e questo mi basta. Quando poi capiterà di avere due casi positivi in una classe, dovremo controllare i green pass, visto che chi è vaccinato può stare in presenza mentre gli altri a distanza». «I nostri ragazzi positivi non sono ancora rientrati - fa sapere Laura Giannini, preside dell’Elsa Morante -. Preferirei che rientrassero col certificato, ma insomma vedremo. Se i documenti non arrivano faremo anche noi solo tampone negativo».