Scuole aperte con la riforma dei trasporti

Paola

Galgani*

Riprendere prima possibile la didattica in presenza non è più una priorità ma una necessità per l’educazione degli studenti. Va fatto in sicurezza per il personale e gli studenti, dentro e fuori le scuole. Dentro le scuole, pur con situazioni diversificate, le condizioni di sicurezza sono garantite con l’applicazione dei protocolli, anche se pesano i ritardi nell’attribuzione dell’organico docente e Ata.

Due le esigenze a cui rispondere rapidamente, facendo ciò che fin dall’estate avevamo proposto: celerità degli esami diagnostici Covid in tutte le scuole con tracciamento rapido dei contatti; servizi di trasporto sicuri per passeggeri e personale, efficaci per le domande dell’utenza. Si tratta di fare ora delle scelte condivise in modo da far tornare gli studenti a scuola fino alla fine dell’anno scolastico e non solo per le due settimane prima di Natale. Per questo c’è bisogno di coordinare tutti gli interventi: orari flessibili di ingressouscita dai luoghi di lavoro, orari scaglionati delle scuole, provvedimenti straordinari di reclutamento e stabilizzazione del personale scolastico, incremento di corse scolastiche e linee urbane forti con l’impiego dei mezzi che - prima del Covid - portavano milioni di turisti in città, modifica del servizio a favore delle aree a domanda debole, divieto eo riduzione del traffico per zone eo fasce orarie, istituzione di controlli sul 50% della capienza dei mezzi nei punti di maggiore afflusso tramite personale dedicato delle aziende di trasporto.

Per fare questo occorre una politica di sistema e un luogo di discussione, condivisione e coordinamento, una sorta di cabina di regia metropolitana tra istituzioni e parti sociali che sappia coniugare le risposte all’emerg enza con la necessità di iniziare una riforma dei trasporti, contro le disuguaglianze sociali e per la sostenibilità ambientale.

*Segretaria generale

Cgil Firenze