Posto fisso per 1300 prof. Supplenti, la carica dei 3mila

Addio al precariato per un esercito di maestri a un mese dalla prima campanella. Crolla il numero di iscritti nei nidi

Gli insegnanti radunati ieri nell’aula magna dell’istituto Russell Newton di Scandicci

Gli insegnanti radunati ieri nell’aula magna dell’istituto Russell Newton di Scandicci

Firenze, 20 agosto 2019 - Il caldo è asfissiante e l’attesa sembra non finire mai. Ma è l’ultimo sforzo prima della sospirata firma per il posto fisso. La torrida aula magna dell’istituto Russell Newton di Scandicci è ormai da un po’ di anni il luogo che in un certo senso ‘segna’ l’avvio dell’anno scolastico. Così, ad un mese dalla prima campanella, attesa per il 16 settembre, è lì che si sono riuniti i prof per il primo importante appuntamento che dà il là alla lenta e faticosa marcia d’avvicinamento verso il fatidico primo giorno di scuola. Ieri, via con le immissioni in ruolo (da concorso) per gli insegnanti dell’infanzia e della primaria che sono stati assegnati nella nostra provincia. 56 i posti per l’infanzia, più 12 per il sostegno. E 143 per la primaria, più 80 per il sostegno.

Oggi si bissa, ma all’Itis Da Vinci, dove diranno finalmente addio al precariato 500 prof. Sono in tutto 1300 gli insegnanti che in questi giorni firmeranno il contratto a tempo indeterminato. Per la metà provengono dalle graduatorie del concorso, mentre per l’altra metà dalle Gae, ovvero dalle graduatorie ad esaurimento. Entro il 31 agosto, tutti i ruoli saranno assegnati. A quel punto, rush finale con le nomine annuali, ovvero con la stipula dei contratti a tempo determinato per i prof precari. Quasi 3mila i supplenti che quest’anno scolastico siederanno in cattedra nella nostra provincia. «Un numero che la dice lunga su quanto ancora il sistema si regga sui precari», scuote la testa Paola Pisano dell’Flc-Cgil.

E' una scuola con meno studenti all’infanzia e alla primaria quella che ci attende. Il calo tra gli iscritti più piccoli è di 1400. E a Firenze si traduce in 20 sezioni in meno dell’infanzia. Risultato? «Un aumento forzato delle classi miste. Con buona pace dei progetti per quelle omogenee», accusa Pisano. Se la denatalità svuota le scuole dell’infanzia e le primarie, il trend è opposto alle medie e alle superiori. «Alle secondarie registriamo 1200 alunni in più - dice Claudio Gaudio, segretario Cisl scuola Firenze e Prato -. Siamo di fronte all’ultima tranche del mini boom delle nascite registrato all’inizio del 2000. Ma il trend dei prossimi anni non ci fa dormire sonni tranquilli: il calo degli studenti sarà netto». E quindi si ridurrà lo spazio per i supplenti annuali. Tornando all’anno scolastico che verrà, nelle scuole fiorentine ci saranno 180 disabili in più. «Il disagio cresce e allo stesso tempo c’è più attenzione verso le situazioni borderline», riflettono i sindacalisti, che tornano a denunciare «la mancanza di docenti specializzati sul sostegno, classe di concorso in cui mancano centinaia di posti».

Ancora una volta, l’anno si aprirà con molti prof di sostegno non ancora al loro posto, perchè «occorre un po’ di tempo per scorrere le graduatorie dei non specializzati che, non avendo ottenuto un posto comune, possono a questo punto accettare un incarico sul sostegno», spiega Gaudio. Che lancia un appello: «Le università si devono attivare rapidamente per dar vita a corsi di specializzazione per il sostegno in numero sufficiente per coprire le necessità. Non è ammissibile che gli studenti più deboli siano privati della continuità didattica e addirittura lasciati senza insegnanti i primi giorni».

 

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