Scontri tra viola e interisti, pioggia di Daspo

Dopo i 18 milanesi fermati dalla Digos già il 21 settembre, pagano il conto altrettanti fiorentini, pur se aggrediti pare in modo premeditato

Il tifo fiorentino, il tifo viola, colpito ancora una volta duramente in tema di prevenzione, con 18 provvedimenti Daspo _ divieto di andare alle partite per un periodo dai 2 ai 7 anni _ emessi nei confronti di altrettanti supporter di età compresa tra i 18 e i 47 anni quali presunti protagonisti degli scontri con tifosi milanesi nerazzurri la sera di Fiorentina-Inter del 21 settembre scorso, disputata in notturna.

Provvedimenti firmati dal questore Maurizio Auriemma all’esito delle indagini della Digos-squadra tifoserie e dell’ istruttoria effettuata dalla divisione anticrimine del primo dirigente Alfonso Di Martino sui fatti noti come ‘la battaglia di Firenze’ in piazza Alberti a un chilometro dal "Franchi": diversi minuti tra imboscate, tafferugli, scontri, contrassalti, con petardi, bastoni e mazze, tra ultras interisti e viola.

Dodici i daspo cosiddetti ‘semplici’, comminati a soggetti coinvolti, o comunque identificati per la prima volta in un contesto ‘sportivo’ al termine dei lunghi, non facili accertamenti (molti i protagonisti degli scontri che erano travisati); sei invece i provvedimenti cosiddetti ‘aggravati’, a personaggi cioè già ampiamente noti alle forze dell’ordine. Alcuni di questi tifosi hanno collezionato più daspo in ‘carriera’, uno di loro tre in questa stagione, a partire da agosto, a Trento, durante le amichevoli precampionato, poi uno dalla questura di Firenze e un altro da quella di Roma. I ‘daspo aggravati’ prevedono tra le ‘prescrizioni’, la cui applicazione è richiesta all’Autorità Giudiziaria: l’obbligo per chi le ha ricevute di presentarsi _ nella concomitanza delle partite _ in questura o nelle caserme dell’Arma per chi risiede in provincia.

La mannaia sui tifosi viola è calata dopo che poche ore dopo la partita la polizia era riuscita a identificare i presunti responsabili di parte nerazzurra degli scontri: altri diciotto ultras. Che andarono con molte probabilità a cercare lo scontro con i tifosi viola che per protesta stavano disertando gli spalti della curva ‘Fiesole’.

Fu un ‘incontro’ pianificato al limite della premeditazione da parte nerazzurra, con piazza Alberti trasformata in un campo di battaglia, le due fazioni a fronteggiarsi in mezzo alla strada. Breve, ma violento lo scontro, anche se non risultarono pare accessi al pronto soccorso.

I fiorentini si allontanarono a piedi, i nerazzurri su macchine e furgoni diretti allo stadio.

Fatte poche centinaia di metri però la carovana ospite venne bloccata dalla polizia per un controllo in viale Cialdini: e sue due macchine e un van (su 5 mezzi in totale) gli agenti trovarono e sequestrarono diciassette mazze di cui undici in gomma rigida, le altre in ferro e in legno. I 18 lombardi di fede interista vennero indagati per possesso di oggetti atti a offendere in occasione di manifestazioni sportive; di questi, quattro furono anche denunciati per alcuni fumogeni nascosti tra sedili e bagagliaio.

giovanni spano

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