I tassisti incrociano le braccia: sciopero delle auto bianche anche oggi

Dopo l'assemblea di questa notte, l'annuncio del presidente Uritaxi Giudici: "Andiamo avanti, è in gioco il nostro futuro"

Taxi in sciopero

Taxi in sciopero

 Firenze, 7 luglio 2022 - Proseguirà anche oggi lo sciopero dei tassisti che ieri sera si sono riuniti in assemblea per fare il punto della due giorni e valutare il da farsi. A dare la notizia, questa notte alle 2, Claudio Giudici, tassista fiorentino e presidente UriTaxi. “C'è tanta preoccupazione per lo scenario che si prospetta. Quella che abbiamo davanti è la partita più difficile di sempre, non capiamo davvero dove il Governo voglia arrivare” dice.

Sono 724 i tassisti fiorentini che hanno aderito alla due giorni di sciopero (martedì e mercoledì) contro la liberalizzazione prevista dal 'ddl concorrenza', che dovrebbe essere approvato alla Camera, dopo il sì del Senato, entro il 22 luglio. Per le due giornate è stato praticamente impossibile trovare un'auto bianca per via dell'adesione totale con conseguenti disagi soprattutto nelle zone più battute dai turisti, come la stazione e l'aeroporto. “Sono garantiti solo i trasporti per le persone fragili, in maniera gratuita” ha spiegato Tiziano Barchielli, presidente di Uritaxi Firenze.

Anche lui è andato martedì a Roma insieme a una delegazione di 200 colleghi per far arrivare al Governo la propria voce, direttamente da Firenze. I tassisti protestano, in particolare, contro l'articolo 10 dove si parla di “adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti” e di “promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati”. “Dopo due anni in cui le nostre vetture sono praticamente rimaste ferme per via dell'emergenza sanitaria – prosegue Barchielli – chiediamo di poter essere messi nelle condizioni di lavorare. Noi tassisti siamo artigiani, lavoriamo con i rapporti umani e garantiamo il massimo della qualità del servizio e della sicurezza. Non possono farci sparire per favorire le multinazionali”.

Proprio ieri, a margine del Consiglio metropolitano, è intervenuto il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Ci sono moltissimi disagi nelle città, soprattutto in quelle che hanno tante attività economiche, turistiche e lavorative come Firenze. Per questo io mi auguro che il governo trovi un accordo il prima possibile”.

 

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