La tragedia di Scarperia. Patriarchi è accusato anche del tentato omicidio della figlia

L'accusa gli è stata contestata in un secondo tempo dalla procura. Avrebbe cercato di buttare la bambina di 7 anni dal balcone. L'uomo è in carcere per l'omicidio del figlio di un anno

Il luogo della tragedia (foto Germogli) e, nel riquadro, Niccolò Patriarchi

Il luogo della tragedia (foto Germogli) e, nel riquadro, Niccolò Patriarchi

Scarperia (Firenze), 18 settembre 2018 -  Niccolò Patriarchi, l'uomo  di 34 anni che il 14 settembre è stato arrestato dai carabinieri per aver ucciso il figlio di un anno a coltellate e aver cercato di togliere la vita alla convivente,  è  accusato anche del tentato omicidio della figlia di 7 anni.

L'accusa gli è stata contestata in un secondo tempo dalla procura, al termine di accertamenti su quanto avvenuto la sera dell'omicidio nell'abitazione della famiglia a Sant'Agata, nel comune di Scarperia (Firenze). In base a quanto ricostruito, anche grazie alla testimonianza della madre, il 34enne avrebbe afferrato la bambina e avrebbe cercato di buttarla giù dal balcone, ma sarebbe stato fermato dall'intervento della donna, che sarebbe riuscita a bloccarlo permettendo alla bimba di divincolarsi e mettersi in salvo. Successivamente avrebbe afferrato un coltello da cucina e sfogato la sua furia sul bimbo e sulla compagna.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, quella che l'uomo abbia aggredito i figli con l'intento di punire la moglie. Secondo la perizia psichiatrica disposta nell'ambito di una precedente inchiesta, che vedeva l'uomo indagato per maltrattamenti in famiglia con l'accusa di aver colpito la convivente con una testata, il 34enne sarebbe affetto da disturbo bipolare. Quando aveva colpito la convivente, si precisa sempre nella relazione, la sua capacità di intendere e di volere era «grandemente scemata».

Intanto per l'uomo è stata chiesta dal pm decadenza della patria potestà

 

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