Scabbia, cinque casi alla scuola ‘Don Minzoni’. Genitori preoccupati

Contatti con l’Asl: fatte pulizie straordinarie

Un'aula

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Firenze, 14 dicembre 2018 - C’è chi chiede che la scuola venga chiusa almeno un paio di giorni «per un’accurata disinfestazione» e chi ha preferito tenere i bambini a casa. Preoccupazione ai massimi livelli alla scuola dell’infanzia e primaria Don Minzoni di via Reginaldo giuliani a Rifredi. Da metà novembre ad ora si sono registrati ben cinque casi di scabbia. «Cinque episodi in una stessa scuola non si erano mai verificati. Questa è un’epidemia», sono in ansia le mamme. «Io non ho mandato la mia bambina all’asilo – dice Camilla – Mi dispiace, ma non mi sento per niente sicura. All’asilo ci sono peluche e tappetini. È chiaro che bisogna fare una pulizia molto, molto approfondita». Lunedì le rappresentanti di classe sono andate a un incontro con la dirigente Maria Raspaolo, che da giorni cerca di rassicurare i genitori dei bambini. «Stiamo eseguendo alla lettera tutte le prescrizioni dell’Asl. L’acaro della scabbia non sopravvive all’esterno della pelle. Ho espressamente chiesto se c’è bisogno dell’intervento di una ditta esterna, ma mi hanno risposto che è sufficiente una normale pulizia degli ambienti. Tra l’altro, noi non abbiamo i lettini per il riposino dei piccoli. E in palestra i materassini sono di plastica e vengono costantemente puliti».

In base all’ormai collaudato protocollo, è stata inviata una lettera da parte dell’Ufficio di igiene e sanità pubblica, nella quale si ricorda che «la trasmissione di questa malattia in ambito scolastico è rara». Si raccomanda comunque di «segnalare al proprio medico la presenza di lesioni della pelle o prurito, in particolare alle mani e ai polsi». La scabbia, ricordano dall’Azienda sanitaria, si trasmette per contatto diretto con la pelle della persona malata o più raramente tramite i suoi indumenti e la sua biancheria. C’è un periodo di incubazione variabile tra le due e le sei settimane prima che si manifestino le lesioni. Per le persone che sono state a contatto stretto col malato, è consigliata «un’osservazione accurata» per un periodo di almeno un mese. La lettera è stata inviata solo ai genitori delle classi in cui si sono verificati i casi. «Un protocollo che però non ci convince del tutto – osserva più di una mamma – Quando c’è un caso di pidocchi, l’informazione è estesa a tutti. Non avviene così per la scabbia. Secondo noi, invece, visto l’incremento dei casi, ci vorrebbe più attenzione».

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