San Quirichino Seconda giovinezza Un centro sportivo nell’ex circolo

L’intera area, che apparteneva all’Arcidiocesi fiorentina, è stata acquistata dal patron della Klab. L’obiettivo è trasformare la zona, ormai in stato di totale abbandono, in una struttura di eccellenza

C’era una volta, a pochi minuti da Porta Romana, il tennis di San Quirichino. Un posto che neppure ti immagini esistere a cinque minuti da Porta Romana, tanto è immerso nel verde del colle di Marignolle: ti calassero qui dall’alto, crederesti di essere in mezzo alla Val d’Orcia, piuttosto che nelle prime periferie fiorentine. Per un paio di decenni è stato molto più che terra battuta per gli amanti della racchetta, era un luogo dove rilassarsi e trovare frescura, con la pizzeria e il bar. Poi il lento declino e la chiusura una decina d’anni fa. I campi rossi sono stati presto mangiati dai rovi e dalle erbacce, spaccati dalle radici, i riflettori corrosi dalla ruggine spuntano dalla bruma serale spenti e tetri, sembrano reperti di archeologia industriale. C’era una volta, ma ci sarà di nuovo: si è dipanata finalmente la matassa burocratica in cui era avvolto e il complesso ha trovato un nuovo proprietario: Giorgio Moretti, l’imprenditore fiorentino, informatico medico e fondatore delle palestre Klab, noto anche come ex presidente della Quadrifoglio e presidente degli Angeli del Bello. Ed è proprio da questa voglia di rendere più bella e vivibile Firenze che ci si aspetta Moretti riporti agli antichi fasti il buco nero che si era creato in queste colline che ispirarono Montale, Foscolo, Galilei. Il borghetto era di proprietà dell’Istituto diocesano sostentamento del clero, che prima di procedere alla vendita ha dovuto ottemperare a un lungo iter di permessi. Tra questi, ha richiesto tempo la trasformazione del piccolo cimitero in parco della rimembranza. Oltre agli impianti sportivi fanno parte del complesso anche cinque appartamenti, le cui famiglie residenti in accordo con la Curia hanno trovato una sistemazione alternativa. Ne fa parte l’antica chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, oggi sconsacrata e utilizzata come deposito, ma documentata fin dal ‘200. Fu anche chiesa parrocchiale, fino a non molti anni fa, quando per lo spopolamento del borgo, fu assorbita da Santa Maria a Marignolle.

Le pregevoli opere che custodiva al suo interno, sono state salvate e custodite dall’Ufficio Arte sacra dell’Arcidiocesi. Anche questo monumento, seppur non più con funzione di culto, sarà quindi salvato. Klab, che gestirà gli impianti, non è nuova a questa collina: sul versante opposto, in via del Ferrone, da anni infatti il centro fitness e wellness ha preso il posto della ex Sma. Anche a San Quirichino sorgerà un luogo analogo dedicato a sport e benessere, dove arriveranno, oltre al tennis, anche campi da paddle e tornerà pure un luogo di ristoro.

Carlo Casini

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