San Pierino si gode il trionfo: "Che emozione"

La felicità dei quattrocento contradaioli e la soddisfazione del presidente Iacopo Taddei e del capitano Raffaele Arnone

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E’ stato un buongiorno diverso, per San Pierino, quello di ieri. Svegliarsi vittoriosi non succede tutti i giorni. E non succedeva da dieci anni. Il Cencio di Giuliano Giuggioli ha oltrepassato l’Arno per bussare in casa arancio azzurra, dalla contrada senza rivali. E’ il primo Palio vero per il presidente Iacopo Taddei ed il capitano Raffaele Arnone, entrati in carica insieme nel 2019. "Questa vittoria è l’epilogo di un progetto in tandem interrotto dal Covid. Lo scorso anno, col ‘Palio a metà’ corso a settembre abbiamo solo scaldato i motori. Ma la sensazione nell’ultimo mese era davvero positiva. Dopo la pandemia, la contrada ha risposto bene, tutti carichi e compatti, portare il Cencio a casa è stato un regalo". Il momento più bello? "Entrare in chiesa per la benedizione e poi festeggiare. Questo Palio era necessario - dichiara Taddei - Serviva alla città e servirà a noi, per fortificarci come popolo". Quella di San Pierino è una vittoria che nessuno si aspettava, per questo ancora più bella. "Il mercoledì della tratta - racconta Arnone- non ho esitato a contattare Dino Pes, sapevo che non ci avrebbe delusi. L’accoppiata ha esaltato il valore della cavalla che ci è toccata in sorte". Zia Zelinda ha lasciato tutti indietro, non sbagliando un colpo. E non è stata una casualità, ma il frutto di un prezioso lavoro in team. "Il cerchio si è chiuso e i conti sono tornati - afferma il capitano con orgoglio - Lo staff stalla ha lavorato sodo e bene per tranquillizzare Zia Zelinda che, a causa di una brutta esperienza pregressa al canapo, partiva sempre un passo indietro rispetto agli altri". E invece il miracolo si è compiuto. "Quando siamo andati di rincorsa, me lo sentivo - prosegue Arnone - Avremmo dato battaglia. Una serie di coincidenze ci avevano parlato, con il numero 5 che tornava ovunque. La nostra quinta vittoria era scritta". San Pierino raccoglie quasi 400 contradaioli appassionati. "Un’affluenza straordinaria quest’anno. con una partecipazione agli eventi che non aspettavamo - dice il presidente - A chi dedichiamo questa vittoria? A 5 persone, per tornare ai numeri della fortuna. Giuliano Bugheri e Luciano Baldini venuti a mancare nell’ultimo anno, e a Moreno Bavini, Mariada Barsotti e Giuseppe Radice che per problemi di salute non sono potuti venire in Buca". Troppo presto per pensare alle prossime sfide, ora c’è solo da godersi la festa. Ma il primo appuntamento è già in calendario: 10 giugno con il ritorno dopo 3 anni di assenza del Tequila Party. "Abbiamo fatto un capolavoro - conclude Taddei - Ce lo siamo meritato. Vedere i ragazzi scendere in Buca ad esultare non ha prezzo".

Ylenia Cecchetti

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