Siringhe nei giardini, incubo eroina: il grido di San Jacopino: «Ascoltateci» / FOTO

Aghi usati e fazzoletti sporghi di sangue dove giocano i bambini. I residenti non ci stanno: un dossier di foto per le autorità

Il degrado in cui versa l'area di San Jacopino (Press Photo)

Il degrado in cui versa l'area di San Jacopino (Press Photo)

Firenze, 26 febbraio 2021 - Siringhe abbandonate proprio lì dove i piccoli vanno a giocare, nello spazio adiacente alla scuola dell’infanzia del quartiere di San Jacopino.  In via Spontini, chi si è iniettato la dose ha gettato l’ago e i fazzolettini sporchi di sangue per terra, nel rettangolo di verde frequentato da bimbi e insegnanti. A trovare lo spiacevole ‘reperto’ il personale e le mamme residenti del rione sempre più preoccupate dello spaccio di droga nella zona. Il giardino di via Maragliano confina con la scuola dell’infanzia Rossini e molto spesso, racconta chi ci vive, nella notte alcuni sbandati scavalcano la recinzione e si intrufolano all’interno trasformando l’area circostante in una stanza del buco.

Sono tre gli aghi trovati il weekend scorso in via Spontini, altri due quelli recuperati in piazza San Jacopino, proprio nei pressi della scuola del turismo. Firenze si ritrova così a rivivere, in un solo istante, gli anni duri dell’eroina, anni in cui questo veleno uccideva quasi quanto la peste e che in questi giorni ha mietuto un’altra giovane vita. A reagire ci provano i comitati di zona. Il comitato Cittadini attivi San Jacopino ha già incontrato il prefetto Guidi la settimana scorsa e il questore Santarelli e ha chiesto un incontro con l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese. Le forze dell’ordine hanno aumentato i passaggi ma non sembra essere sufficiente.

L’unica novità nelle ultime settimane ha il sapore della beffa: ora i drogati non si fanno più soltanto di eroina ma anche di crack. E basta camminare nelle aree più nascoste dei giardini della zona per vedere file di bottiglie di plastica forate

«Lo spaccio è aumentato, la compravendita di droga avviene anche alla luce del sole. Il weekend scorso poi abbiamo trovato le siringhe nel giardino dei bambini con il rischio che qualcuno potesse farsi male. Chiediamo a chi di dovere, un aiuto. La situazione era migliorata ma da alcune settimane è di nuovo fuori controllo» spiega il presidente del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino Simone Gianfaldoni. Gli abitanti segnalano, con un ricco dossier fotografico, non solo la presenza di siringhe ma anche resti di festini abusivi. Bottiglie e bicchieri abbandonati che fanno pensare che c’è chi, in barba a ogni regola, continua a sfidare il Dpcm e i controlli. A confermarlo Alia Servizi Ambientali. Il direttore dell’area fiorentina Domenico Scamardella sottolinea: «Dalla settimana scorsa i nostri addetti hanno notato un incremento di resti, lasciati nelle aree verdi, che fanno pensare a bivacchi, come bottiglie, bicchieri etc. Segnalazioni che non arrivavano da tanto tempo». 

Tra i punti di ritrovo preferiti, almeno sulla base dei dati Alia, il giardino di via Maragliano, piazza Indipendenza, piazza D’Azeglio e il giardino di via Allori. Per quanto riguarda la presenza di aghi, il direttore Alia spiega che, rispetto a due anni fa, periodo in cui l’eroina sembrava tornata prepotentemente di moda, la situazione attuale è stabile. «Abbiamo meno segnalazioni ma forse questo dipende dal fatto che le persone escono meno e quindi frequentano meno giardini e parchi» prosegue.

Proprio ieri alla Leopolda i Fratelli d’Italia, rappresentati dal consigliere regionale Francesco Torselli, dal capogruppo in Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e da Salvatore Sibilla, hanno organizzato un flash mob per chiedere maggiore attenzione e dire basta allo spaccio. 

 

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