Salvato il gattino intrappolato nel motore

Isolotto, i suoi miagolii avevano richiamato un capannello di gente. I poliziotti smontano l’auto e lo liberano. E una ragazza lo adotta

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di Stefano Brogioni

I miagolii, ripetuti e insistenti, da dentro il vano motore avevano messo in allarme mezzo rione. E così l’Isolotto si è mobilitato e, grazie all’aiuto del volenteroso equipaggio di una volante della polizia, hanno liberato un gattino di pochi mesi che era rimasto intrappolato dentro la carrozzeria di una macchina parcheggiata sotto il sole. Con le temperature di questi giorni, rischiava davvero di non uscirne vivo.

Tutto è bene quel che finisce bene. E nel lieto fine di questa storia, è compresa anche l’adozione del micino.

Ma andiamo per ordine. Sono circa le 14 di giovedì pomeriggio quando, all’incrocio tra via dei Vanni e via del Rosso Fiorentino, tra piazza Paolo Uccello e il ponte alla Vittoria, si raduna un capannello di gente. Qualcuno si è accorto che nel cofano di un’auto parcheggiata è prigioniero un gatto, che si lamenta insistentemente.

Qualcuno prova a sdraiarsi sotto il motore ma nulla, l’animale è irraggiungibile. E i miagolii si fanno sempre più insistenti. La gente chiama la polizia. Arriva la volante “Isolotto“. Gli agenti riescono a rintracciare la proprietaria della macchina. Che arriva e apre il cofano. Ma purtroppo neanche a motore aperto, il gattino riesce a liberarsi, perché si è cacciato in un anfratto tra il motore e il vano batteria.

Ma i poliziotti, forti del “tifo“ dei presenti, che nel frattempo sono sempre più numerosi - tanto da recare parziale intralcio al traffico... -, non si arrendono. Con il consenso della proprietaria dell’auto, sollevano la macchina con il cric e smontano un pezzo della carrozzeria, grazie anche all’aiuto di un meccanico della zona intervenuto in soccorso.

Adesso il micio, pelo nero ed occhi vispi e celesti, è libero e per gli agenti scatta l’applauso spontaneo e sincero della gente che ha assistito e partecipato al salvataggio.

Ma non è finita. Il gattino è risultato essere un piccolo randagio. E grazie a questa disavventura, adesso ha trovato anche una casa: ad adottarlo, una ragazza del quartiere che se n’è innamorata non appena l’ha visto spaurito tra le braccia dei suoi salvatori.

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