Saldi estivi, ottimismo da vendere "Abbiamo buone sensazioni"

Federmoda: "Il ritorno alla normalità pre-pandemia dovrebbe spingere in alto gli acquisti". La grande incognita è la propensione di spesa delle famiglie, spaventate dal caro-bollette

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di Rossella Conte

Circa cinquantuno milioni di euro. È il giro d’affari che sarà generato dai saldi estivi 2022 a Firenze secondo le previsioni di Federmoda-Confcommercio Toscana. Sei famiglie su dieci approfitteranno degli sconti per fare acquisti nei negozi di abbigliamento, calzature e pelletterie della provincia, investendo un budget medio di 186 euro ciascuna rispetto ai 180 euro dello scorso anno. "Abbiamo buone attese per i saldi estivi: il caldo di questi giorni e il ritorno alla normalità pre-pandemia dovrebbero spingere in alto gli acquisti. Ma pesa l’incognita sulla propensione di spesa delle famiglie, spaventate dal caro-bollette e dallo spettro di nuovi aumenti delle materie prime in autunno".

Paolo Mantovani, presidente regionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, prova a delineare una previsione sull’andamento delle vendite di fine stagione dell’estate 2022 che inizieranno da questo sabato, il 2 luglio, dureranno sessanta giorni, e interesseranno solo a Firenze 273mila nuclei familiari e 6.300 imprese commerciali toscane.

Nella nostra regione, invece, il giro di affari generato dagli sconti estivi sarà pari circa a 184 milioni di euro. "La partenza di sabato vedrà uno sprint soprattutto nelle località di mare; nelle città dell’entroterra sarà invece la presenza dei turisti a poter fare la differenza", prosegue il presidente dei dettaglianti toscani di abbigliamento e calzature.

"Lo scontrino medio sarà forse un po’ più alto dello scorso anno, quando è stato di 180 euro a famiglia (78 a persona) perché si sono moltiplicate le occasioni di incontro e di socialità che invitano a rinnovare il proprio guardaroba. Non so però – s’interroga ancora Mantovani – se riusciremo ancora a tornare alle 230 euro a famiglia dell’estate 2019, l’ultima pre-pandemia. Nelle città d’arte molti confidano sul ritorno dei turisti, stranieri soprattutto, che volentieri acquistano scarpe, abiti e borse made in Italy". È proprio la ripresa del turismo internazionale che riporta un po’ di ottimismo tra gli operatori.

"Firenze è la cartina al tornasole: in questi giorni è affollata di turisti come non la vedevamo più da due anni a questa parte. Mancano ancora i "top spender" russi e cinesi, ma la quantità di presenze americane ed europee fa ugualmente ben sperare", dice Mantovani.

Confcommercio Toscana invita però alla cautela: "Le tensioni internazionali, con la guerra in Ucraina ancora in corso, unite alla preoccupazione per ulteriori rincari rischiano di frenare lo shopping in saldo. La moda viene già da anni difficili, segnati dal calo dei consumi, e nonostante tutto è uno dei pochi settori dove in questi mesi non ci sono stati aumenti".

"I commercianti hanno cercato di reggere botta senza ritoccare i cartellini, per non fiaccare troppo il mercato, ma ovviamente hanno visto scendere i loro ricavi. E i saldi da soli – conclude l’associazione di categoria – non possono fare miracoli per ripianare i bilanci" dopo due anni di devastazione economica collettiva causata dagli effetti della pandemia.

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