Rufina conquista Pitti La storia di Esther e David

"Siamo onorati di aver partecipato ad una così importante vetrina della moda. Per noi è stato emozionante: un grande passo per farci conoscere"

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Rufina sbarca nel mondo della moda internazionale grazie a due suoi giovanissimi cittadini. Il brand “.0” di Esther Masetti, 22 anni, e David Braccini, 24 anni, è stato infatti scelto fra le sette start up innovative italiane del mondo delle passerelle che hanno potuto partecipare a Firenze all’edizione Pitti immagine Uomo 2021. I due ragazzi, originari di Rufina, durante l’evento hanno lanciato il loro brand di calzature sportive interamente riciclabili. La “.0 sneaker” è composta, infatti, di lacci in cotone biologico biodegradabile, soletta in cocco ed il resto dagli scarti del legno di foreste certificate della Finlandia e dell’industria cartaria. Un Made in Italy realizzato grazie a grandi aziende di brand di lusso fra Emilia-

Romagna e Toscana.

"Siamo onorati di aver partecipato ad una così importante vetrina della moda. Pitti per noi è stato emozionante: un grande passo per farci conoscere e trasmettere il messaggio che serve un, cambiamento in questo mondo e che questo debba essere visto positivamente.", afferma la direttrice creativa di “.0” Esther. "David ed io – racconta la ragazza – ci conosciamo da una vita. Durante il lockdown ci stavamo annoiando e ci siamo detti: perché non collaborare per creare qualcosa di unico? La sua famiglia ha avuto per tre generazioni un calzaturificio a Rufina mentre io da sempre studio moda e ne sono una appassionata. Moda, passione e sostenibilità: da questi elementi sono nati “.0” e la “.0 sneaker”". Alla domanda sul perché la scelta delle scarpe piuttosto che un altro capo di abbigliamento Esther sorprende nella risposta:

"Senza dubbio – spiega - data l’esperienza di David ma anche perché è l’accessorio più difficile da realizzare in termini di sostenibilità. La scarpa ha molte componenti di diversi materiali e quindi renderla riciclabile è

impegnativo. Per riuscire a colpire le aziende con il nostro progetto dovevamo realizzare qualcosa di unico e dunque ci è sembrata la scelta più ovvia." In termine di finanziamenti non è stato semplice per i due ragazzi

che. Per questo a settembre partirà una raccolta fondi sulla piattaforma crowdfunding “Indiegogo” con la quale sarà possibile sia ordinare il proprio paio di scarpe sia aiutare la start up. Ad ottobre, invece, al via l’e-commerce. “Il nostro obbiettivo è quello adesso di trasmettere il messaggio del brand ovvero che il design possa andare di pari passo con la sostenibilità. Oggi nel mondo della moda è quasi venuta a noia e vista male ma ci può e deve essere un cambiamento.", conclude Esther.

Martina Stratini

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