Uccise senegalese sul ponte Vespucci, "Pirrone capace di intendere e di volere"

Lo ha stabilito la perizia psichiatrica effettuata dal consulente del gip Alessandro Moneti, lo psichiatra Giancarlo Boncompagni

Roberto Pirrone, l'uomo che ha ucciso un senegalese sul ponte Vespucci

Roberto Pirrone, l'uomo che ha ucciso un senegalese sul ponte Vespucci

Firenze, 2 luglio 2018 - Roberto Pirrone, il tipografo in pensione che il cinque marzo scorso uccise il venditore senegalese Idy Diene, sul ponte Vespucci a Firenze, «era capace di intendere e di volere». Lo stabilisce la perizia psichiatrica effettuata dal consulente del gip Alessandro Moneti, lo psichiatra Giancarlo Boncompagni.

L'omicidio di Diene scatenò proteste della comunità senegalese a Firenze, rabbia che sfociò anche in momenti di tensione. Pirrone ha chiesto scusa alla famiglia della vittima ma non ha mai saputo motivare il suo gesto: agli inquirenti disse infatti di essere andato sul ponte per togliersi la vita ma di non aver trovato il coraggio. Poi, dopo aver evitato altri passanti, sparo' al venditore.

Stefano Brogioni

 

 

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