Ristoranti e attività a luci spente: sale la rabbia contro il caro energia

L'invito di Confcommercio: "Il 31 agosto spegnete gli interruttori dalle 12 alle 12.15"

Una delle bollette arrivate ai commercianti fiorentini

Una delle bollette arrivate ai commercianti fiorentini

Firenze, 30 agosto 2022 - Per 15 minuti tutte le attività spegneranno le proprie luci e insegne contro il caro energia. Un modo per far capire alle istituzioni cosa sarebbe la città senza le botteghe.

L'iniziativa, in programma il 31 agosto, dalle 12 alle 12.15 quindi, è stata lanciata da Confcommercio in contemporanea alla conferenza stampa in cui saranno sottoposte alle istituzioni proposte per “far fronte alla crescita inarrestabile del costo dell’energia”. L'invito a commercianti e titolari di pubblici esercizi fiorentini è firmato da Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana: “La Confcommercio nazionale ha proclamato per domani mattina, 31 agosto (ore 12), in concomitanza con la conferenza stampa nazionale per denunciare l’insostenibilità degli aumenti dei costi energetici, l’iniziativa di spegnere le luci delle attività per 15 minuti. Questa iniziativa è promossa da Confcommercio in collaborazione con Federdistribuzione, ANCD-Conad e ANCC-Coop”.

Poi, la nota continua: “Per la migliore riuscita di questo segnale da dare alle istituzioni, ti preghiamo quindi di spegnere le luci della tua attività dalle 12 alle 12.15. Se non lo avessi già fatto, ti preghiamo inoltre di esporre in vetrina il cartello (che ti alleghiamo nuovamente) con l’indicazione dei due diversi prezzi delle bollette 2021 e 2022”. 

“La situazione è insostenibile - aggiunge il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano -, se alcuni imprenditori stanno pensando di tirare giù il bandone in maniera definitiva, altri potrebbero decidere di concentrare l’attività in pochi giorni alla settimana. Uno stratagemma, per contenere i consumi di energia e gas legati all’apertura, che durante l’inverno sono inevitabilmente destinati a salire”.  Secondo i vertici della Confcommercio Toscana, l’unica soluzione nell’immediato potrebbe essere quella di sollevare le imprese da alcuni carichi: “Non ci servono nuovi sostegni, inutile erogare aiuti quando poi quello che ci viene dato da un lato ci viene tolto subito dopo dall’altro – dice Cursano – meglio sgravare i bilanci da alcuni pagamenti obbligatori, come quelli legati all’Iva”. 

E mentre il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli dichiara che “il salasso del gas è la nuova pandemia”, il direttore generale Marinoni non usa giri di parole: “Le nostre imprese non hanno bisogno di lavorare, hanno bisogno di guadagnare. Perché se non si crea un equilibrio positivo tra costi e ricavi è inutile andare avanti con l’attività”.

 

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