Risparmio. "Dopo la crisi tornerà il sereno. La tecnologia sarà motore della ripresa"

Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum: "Dai periodi difficili la forza per progettare la crescita"

Stefano Volpato direttore commerciale di Banca Mediolanum (repertorio)

Stefano Volpato direttore commerciale di Banca Mediolanum (repertorio)

Firenze, 23 novembre 2022 - Guarda al futuro con fiducia Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum. Con l’ottimismo ragionato di chi riconosce che ogni momento di difficoltà rappresenta la causa e l’origine del successivo sviluppo dell’economia. Incontriamo Volpato al Tuscany Hall di Firenze, a margine della tappa fiorentina dell’evento "La giusta prospettiva", organizzato da Banca Mediolanum.

Un titolo che è anche un obiettivo.

"Esatto. Dobbiamo essere in grado di dare ai nostri clienti la giusta prospettiva".

In che modo?

"Recuperando la lucidità necessaria a rimettere ogni cosa al posto giusto. Senza prospettiva rischiamo di perdere di vista tutto".

Il periodo, però, è difficile.

"Nessuno lo nega. La guerra in Ucraina è solo l’ultimo ingrediente di un mix che unisce l’uscita da una pandemia lunga e difficile, la difficoltà di approvvigionamento di materie prime, l’esplosione dei costi dell’energia, l’inflazione che galoppa. Ci sarebbe di che essere pessimisti…".

E invece?

"E invece dobbiamo avere un approccio equilibrato".

Che si ottiene in che modo?

"Con qualche conoscenza della storia e del genere umano. Negli ultimi sessant’anni il mondo non ha mai vissuto più di tre o quattro anni senza crisi politico-economico-sociali. Eppure dal 1960 a oggi il Pil mondiale si è moltiplicato di otto volte, negli ultimi vent’anni è quasi raddoppiato. Questo ci deve far capire che il mondo progredisce non in assenza di crisi, ma nonostante le crisi, e che i periodi di difficoltà sono normali. Guardando alla storia capiamo bene che è durante i periodi di espansione che si creano le cause e le origini della recessione, ma allo stesso tempo che è proprio durante i periodi più difficili che si pensa e si progetta la crescita futura".

Ogni crisi, però, è diversa dalla precedente.

"Senza dubbio. Ma ciò che non cambia mai è la capacità di reazione dell’essere umano. Ecco perché dobbiamo guardare al futuro senza timore".

Cosa differenzia, a suo parere, questo periodo di crisi dai precedenti?

"Questa volta è dalle soluzioni che avremo le maggiori novità, grazie alla tecnologia digitale che già oggi porta miglioramenti nelle nostre vite. Penso alla biologia sintetica, alla medicina digitale, all’intelligenza artificiale. Sono convinto che l’impatto della tecnologia sarà il nuovo motore della ricchezza e dell’abbondanza".

Che consiglio si sente di dare a quei risparmiatori che vivono il momento attuale con timore e smarrimento?

"Fatevi aiutare, non lasciatevi prendere in ostaggio dalla macchina della paura. Serve la competenza tecnica ed emotiva di persone in grado di aiutare le famiglie e i risparmiatori. Inoltre, lo ribadisco, servono prospettiva per riuscire a interpretare il futuro e disciplina".

Che intende per disciplina?

"Fare le cose per bene, rispettando i principi della diversificazione degli investimenti e del tempo di permanenza sui mercati. Bisogna sempre ragionare in una logica di lungo periodo".

È preoccupato dai numeri fatti registrare dall’inflazione?

"Sono più preoccupato dal fatto che gli italiani siano tra i primi a livello mondiale per capacità di risparmio, ma tra gli ultimi per capacità di rendere produttivi tali risparmi. Dei 5mila miliardi di ricchezza finanziaria, 2mila miliardi si trovano su conti correnti bancari o postali a tasso zero, o quasi. Le do due numeri sull’inefficienza della liquidità: dal 2010 al 2021 le attività finanziarie delle famiglie americane sono cresciute del 118%, quelle italiane del 32 per cento".

 

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro