"Rischio contagi, chiudo il primo piano del Mercato centrale"

Giù la saracinesca delle 27 botteghe al primo piano della struttura di San Lorenzo. Il presidente Montano: "La salute conta più dei soldi"

Uno scorcio del Mercato centrale, inaugurato nel 2016 (New Press Photo)

Uno scorcio del Mercato centrale, inaugurato nel 2016 (New Press Photo)

Firenze, 4 novembre 2020 - Anche il primo piano del Mercato Centrale, con le sue 27 botteghe artigiane, ha tirato giù il bandone. Era aprile 2016 quando il format – che poi è stato esportato anche a Roma, Torino e Milano – fece capolino nel cuore di San Lorenzo proprio nella struttura che ospita al piano terra lo storico mercato, quello di frutta, verdura, carne, pesce, pane e tanto altro, che invece continua a funzionare.  Oggi fa quasi impressione vedere le scalinate, negli anni passati sempre affollate, sbarrate. "Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità" spiega il presidente Umberto Montano, il presidente del Mercato Centrale.

Lunedì avete dato l’annuncio di chiusura. Cosa vi ha spinto a prendere questa decisione? "E’ stato un atto dovuto. Il mercato è un luogo dove le persone tendono ad aggregarsi, un posto dove il contagio potrebbe essere favorito. Noi ci siamo interrogati e ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare per aiutare chi guida il Paese a contenere la pandemia. Ecco perché abbiamo deciso di chiudere, sperando che il ritorno alla normalità avvenga il prima possibile".

San Lorenzo è spettrale. Il primo piano come ha reagito alle nuove restrizioni? "Con il nuovo decreto abbiamo perso il 90% dei clienti. Le persone hanno iniziato ad avere paura ad uscire, San Lorenzo si è spopolato. Comunque ripeto: questo non è il momento di frugarsi nelle tasche ma di stringerci tutti insieme e fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per sconfiggere questo virus prima che ci distrugga".

Tra l’altro la chiusura arriva dopo un investimento non indifferente. "Abbiamo riaperto a giugno dopo aver provveduto a sanificare tutto, ci siamo dotati di dispositivi per monitorare gli ingressi e quindi anche di personale predisposto a queste funzioni. Non nego che fino a prima dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm siamo riusciti a reggere nonostante le perdite del 50%. Le persone si sono lasciate prendere dall’euforia della fine del lockdown".

Quando riaprirà il primo piano del Mercato Centrale? "Non lo sappiamo, la situazione è molto incerta. E dal Governo non ci aspettiamo miracoli, qualunque tipo di contributo che arriverà sarà una briciola rispetto a quello che perderemo".  

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