STEFANO BROGIONI
Cronaca

Ricercato per le truffe. Sarà estradato in Ungheria

Un anno fa a Firenze il 53enne era sfuggito alla cattura scappando sui tetti .

Arrestato dalla polizia nel 2024

Arrestato dalla polizia nel 2024

FIRENZE

Dopo un ping pong di sentenze fra corte d’appello di Genova e Cassazione, Zoltan Takacs, 53 anni, ex amministratore di un’azienda agricola sulle colline intorno a Firenze, arrestato esattamente un anno fa a La Spezia dove aveva trovato riparo dopo una rocambolesca fuga sui tetti che gli aveva consentito di sfuggire alle manette, sarà consegnato al suo paese, l’Ungheria. Lo ha stabilito la corte di Cassazione, rigettando il ricorso della stesso Takacs contro i ’mae’ (mandato d’arresto europeo) emessi dal tribunale magiaro di Buda.

La lunga fuga dell’ungherese terminò esattamente 365 giorni fa nel borgo delle Grazie.

Ad acciuffarlo fu la squadra mobile della Spezia, che lo fermò mentre stava per uscire dal garage a bordo di un’auto lussuosa. Lui fornì, per ben due volte, documenti falsi e venne anche per questo. Poi la sua vera identità fu certificata in questura dai rilievi foto dattiloscopici. Takacs era ricercato da alcuni anni in tutta Europa. Le indagini condotte dalla squadra mobile della Spezia con la collaborazione di quella di Firenze, consentirono di individuarlo alle Grazie, sotto falsa identità. Quel giorno i poliziotti in borghese effettuarono un servizio di appostamento e sono intervenuti. L’uomo prima dichiarò di essere lettone, mostrando agli agenti la carta d’identità e la patente di guida sulle quali era apposta la sua fotografia. Ma un poliziotto della squadra mobile esperto in falso documentale, si accorse che entrambi i documenti erano contraffatti. Condotto in questura, nell’estremo tentativo di eludere la cattura Takacs disse invece di essere lituano, fornendo ancora una volta documenti falsi.

Ulteriori accertamenti confermarono invece che si trattava dell’ungherese di 52 anni colpito da mandato di arresto europeo emesso dalle autorità dell’Ungheria per i reati di truffa.

Finì dunque in carcere, dopo essere sfuggito alla cattura, tempo prima, quando i poliziotti fiorentini si presentarono alla sua villa in collina: riuscì a svignarsela arrampicandosi sui tetti come un gatto. Ora il destino di Takacs è in Ungheria, dove lo attende un conto in sospeso con la giustizia locale.

ste.bro.