Ribéry, respiro di sollievo: solo una giornata

Giudice clemente dopo il "rosso" di Genova. Squalificato anche Pulgar. Ansia per i tamponi di Castrovilli e Biraghi. Pronti Amrabat ed Eysseric

Ribéry (semicoperto da Criscito) espulso in Genoa-Fiorentina

Ribéry (semicoperto da Criscito) espulso in Genoa-Fiorentina

Firenze, 7 aprile 2021 - La mazzata tanto temuta sul conto di Franck Ribery, alla fine, non c’è stata. Il francese, dopo il cartellino rosso rimediato sabato a Genova per l’entrata pericolosa su Zappacosta al 51’, sarà costretto a saltare solo la sfida di domenica al Franchi contro l’Atalanta. Così ha deciso il giudice sportivo, che al momento di stilare il referto deve essersi messo una mano sulla coscienza, preferendo valutare non troppo violento l’intervento del fuoriclasse, che ha in ogni caso rimediato la sua seconda espulsione da quando gioca in Italia.  Ribery oltretutto era andato subito a scusarsi con il terzino rossoblù (conscio evidentemente di averla combinata grossa) e non è escluso che l’immediato gesto di fairplay del numero 7 abbia contribuito ad alleggerire la decisione finale. L’ex Bayern dunque per il posticipo del 30° turno si accomoderà di nuovo in tribuna, laddove in questa stagione ha stazionato già più di una volta visto che, tra infortuni e squalifiche, il francese ha già saltato nove partite: a conti fatti, quella contro la squadra di Gasperini sarà la decima assenza su trentadue gare della Fiorentina, quasi un terzo.  Accanto a lui siederà anche Pulgar, fermato per un giallo rimediato sotto diffida: il cileno rivedrà con Ribery il campo in occasione dell’anticipo di sabato 17 con il Sassuolo.

Se dunque in casa viola le decisioni del giudice sportivo possono far tirare un sospiro di sollievo, per Beppe Iachini ci sarà in ogni caso da fare i conti con due assenze pesanti e per di più contro una squadra, la Dea, che ha vinto tre delle ultime quattro trasferte. Ma non è tutto, visto che il cluster scoppiato in Nazionale dopo le recenti gare di qualificazione ai Mondiali non sta facendo dormire sonni tranquilli nemmeno a Biraghi e Castrovilli, che sono in bolla da inizio mese e ne usciranno (se tutto andrà bene) solo giovedì: i due a Pasquetta hanno svolto l’ennesimo tampone (risultato negativo) e oggi ne effettueranno un altro, con l’animo di chi da un momento all’altro potrebbe essere costretto a fermarsi. Il focolaio azzurro conta già dodici positivi al Covid-19 tra membri dello staff di Mancini e calciatori (l’ultimo è stato Bernardeschi, che aveva giocato sabato) e dunque prima di poter ritenere i due fuori pericolo dovranno ancora passare alcuni giorni.  A sudare freddo è in particolare Castrovilli che oltre ad essere tornato decisivo a Genova (con l’assist per Vlahovic) è stato già contagiato dal coronavirus nel marzo 2020, all’epoca della prima ondata che non risparmiò quasi nessuno all’interno dello spogliatoio viola.

Nel frattempo, per ovviare alle assenze già certe degli squalificati, scaldano i motori in vista di domenica sia Amrabat che Eysseric. Andrea Giannattasio

 

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