Relax a quota mille Ferragosto nel verde di Saltino e Vallombrosa

Quando da valle saliva il trenino e due grandi alberghi si facevano concorrenza. La riserva naturale attorno alla millenaria abbazia che attira fedeli e camminatori.

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Il Saltino e Vallombrosa, due mete tradizionali per il Ferragosto dei fiorentini, e non solo. Oggi ancor più gettonati dai tanti che, spinti dalla prodenza di evitare contagi, cercano l’aria aperta, il fresco, gli ambienti incontaminati. Dalla terrazza naturale del Saltino si ammira un panorama mozzafiato su tutto il Valdarno fiorentino, la conca di Firenze, i colli del Chianti e oltre.

La Foresta di Vallombrosa si sviluppa su un’area di 1.279 ettari, a circa mille metri di altitudine e ospita alcuni tra gli alberi più alti in Italia, come l’abete che supera i 60 metri di altezza. E’ una delle aree verdi più famose d’Italia, curata e amata da secoli dai monaci di San Giovanni Gualberto che qui fondò poco dopo l’anno 1000 la celebre imponente abbazia. I lunghi tronchi d’abete erano una merce importante e servirono per secoli alla costruzione e al restauro dei palazzi di Firenze, perciò i monaci fecero di tutto per estendere e curare lo sviluppo delle abetaie. Dal legname e dall’allevamento degli ovini, i monaci traevano gran parte delle risorse necessarie alla vita dell’abbazia.

Saltino e Vallombrosa sono collegati da due chilometri di strada,l che costituisce una stupenda passaggiata. Nel piccolo centro svetta l’Hotel Croce di Savoia, di Adriano e Ornella Guerri.

L’albergo ha una lunga storia e i proprietari amano raccontarla agli ospiti. Da quando l’attività dei due alberghi dirimpettai Croce di Savoia e Grand Hotel aprirono nel 1893, fino al 1978 con l’acquisto da parte della famiglia Guerri. Raccontano anche che fino al 1924 c’era una piccola linea ferroviaria che arrivava al Saltino, poi smantellata con il diffondersi delle automobili e dei servizi di autolinee su gomma.

Oggi il Croce di Savoia è il luogo ideale per una vacanza tranquilla e sana, all’insegna di un’accoglienza perfetta, un servizio eccellente, una gastronomia curatissima. Merito dello chef Luca Guerri che prepara gustosi piatti dai sapori toscani anche di altri tempi. Ha iniziato da autodidatta alla scuola del grande chef Alfredo Poggi, dello storico Doney resort di Firenze. Oggi vanta 25 anni d’esperienza fra pentole e fornelli. Ad affiancare Luca la moglie Anna, preziosa collaboratrice piena di fantasia nel creare piatti sempre nuovi.

All’esterno dell’Hotel lunghi filari di lavanda nei prati catturano l’olfatto degli ospiti; un altro prato, attrezzato con tavoli e sedie, è ricco di piante aromatiche (salvia, santolina, iperico, menta, mentuccia, melissa, rosmarino, timo serpillo, erba cipollina) che Luca Guerri cura e utilizza in cucina per aromatizzare i piatti al naturale.

Saltino e Vallombrosa si confermano posti ideali di vacanza per chi ama scoprire le bellezze del territorio, camminare tra i boschi incontaminati, godere il fresco delle foreste fra le più belle d’Italia.

Salvatore Pezzella

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