
Lorenzo Fagnoni
Reazioni positive all’introduzione del Cin, nonostante la contrazione nel numero di annunci presente sul portale, anche da parte di Airbnb. "Dalla definitiva introduzione del Codice identificativo nazionale (Cin) lo scorso gennaio – dice Matteo Sarzana, manager per Italia ed europa sud-orientale di Airbnb - gli annunci attivi di affitti brevi in Toscana sono diminuiti di circa il 15%, a testimonianza di un miglioramento nella compliance del settore. Crediamo che il Cin, di cui, come piattaforma, siamo stati tra i promotori, garantisca trasparenza sul mercato degli affitti brevi e tuteli anche gli ospiti. Manca ancora una regolamentazione nazionale equilibrata degli affitti brevi che protegga i centri storici, dia alle città strumenti per gestire i flussi turistici e distingua chiaramente tra host occasionali e professionali". Favorevoli, infine, anche i proprietari degli appartamenti. "Sicuramente l’introduzione del Cin ha aumentato la trasparenza e spinto verso un maggiore rispetto delle regole, perché oggi host e property manager sono più facilmente controllabili – ha dichiarato Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e ceo di Apartments Florence –. Il calo degli annunci, se effettivamente c’è stato, è il risultato di una combinazione di fattori: da un lato l’emersione di qualche annuncio irregolare, dall’altro l’aumento della burocrazia e un generale livellamento del mercato".