Recensione: un meritato diluvio di applausi per Eliot Gardiner sul podio del Maggio

Specialista in musica barocca oggi al culmine della carriera. La fortuna di suonare con lui

Migration

Opportunamente trasferito dalla cavea al teatro, con conseguente sensibile miglioramento delle condizioni di ascolto, il debutto di John Eliot Gardiner sul podio dell’Orchestra del Maggio deve essere annoverato fra i concerti fiorentini più entusiasmanti degli ultimi anni. Dopo essersi creato un fama di specialista della musica barocca e delle esecuzioni storicamente informate, oggi Gardiner, al culmine di una gloriosa carriera, percorre in lungo e in largo con la stessa autorevolezza e originalità di idee interpretative un repertorio vastissimo spinto fino al Novecento. In questo caso la scelta cadeva su due Sinfonie romantiche sotto aspetti diversi legate alla Gran Bretagna, alle quali il direttore inglese non ha mancato di imprimere un taglio personale. La Terza di Mendelssohn si è dipanata lungo un arco continuo e tesissimo, mai apparso così coeso sul piano formale, attraverso tempi rapidi, in certi casi addirittura vorticosi, ma animati da un nitore, una flessibilità e una disposizione al canto che scongiuravano ogni sospetto di meccanica freddezza. Incredibile poi la capacità di intervenire sul suono e sulle gradazioni dinamiche ottenendo dall’orchestra una trasparenza filigranata e una morbidezza di impasti davvero inconsuete. Allo stesso modo l’Ottava di Dvorak veniva ricreata con una freschezza poetica e una fantasia di sottolineature espressive capaci di rinnovarne l’immagine, lontano da ogni pomposo accademismo, come un libero susseguirsi di danze popolari, ora travolgenti ora teneramente nostalgiche, e anche in questo caso l’orchestra sapeva assecondare il grande direttore con una prova superlativa in ogni settore. La sala affollata per quanto possibile di questi tempi e Gardiner ha ricevuto il meritato diluvio di applausi, compresi quelli dei suoi collaboratori che certo non dimenticheranno la fortuna di aver potuto suonare con lui.

Giuseppe Rossi

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro