
Blitz della polizia
Firenze, 12 ottobre 2023 – La Polizia di Stato di Viterbo ha arrestato un 47enne e una 38enne ritenuti responsabili di quattro furti in gioiellerie di Viterbo, Milano, Firenze e Siena.
I due, entrambi sudamericani senza fissa dimora e con precedenti di polizia, avrebbero agito in concorso con una terza complice. L'indagine ha avuto inizio subito dopo il primo colpo in una nota gioielleria del centro di Viterbo, a fine aprile.
I tre sudamericani, agendo in modo coordinato, avrebbero distratto la commessa del negozio per rubare un anello del valore di 17mila euro. Gli operatori del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica di Viterbo sono riusciti a individuare un'impronta digitale nella vetrina dell'anello che, unitamente all'analisi delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di video sorveglianza interno alla gioielleria e di quello cittadino, ha consentito di risalire a una delle due donne indagate. In seguito, gli agenti della Mobile sono riusciti a individuare anche i complici, l'uomo e l'altra donna, nonché l'autovettura con la quale erano giunti a Viterbo.
Il veicolo, noleggiato con documenti falsi, nel frattempo era stato riconsegnato ma, tramite il tracciato del gps antifurto della compagnia assicurativa, gli agenti hanno ricostruito i movimenti della banda nel maggio successivo, notando che a Milano e Firenze, proprio dove si era fermato il mezzo, erano stati compiuti due furti analoghi a quelli di Viterbo.
Altri due anelli, per un valore complessivo di 33mila euro, erano stati rubati in altre gioiellerie. Anche in questi casi alle vittime sono stati mostrati album fotografici che hanno portato al riconoscimento dei malfattori.
Infine, scoperta una nuova autovettura noleggiata utilizzata per un breve periodo dalla banda, gli investigatori sono riusciti a ricostruire un quarto furto, compiuto a Chiusi Scalo, in provincia di Siena, nel giugno scorso, in cui erano stati rubati due anelli per un totale di 7mila euro.
A questo punto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, che coordina le indagini, ha richiesto la misura cautelare in carcere e, una volta emessa l'ordinanza, sono scattate le ricerche dei tre sudamericani, tutti senza fissa dimora e con la capacita' dimostrata di spostarsi continuamente sull'intero territorio nazionale.
Grazie ad attività info-investigativa sono state individuate tra Roma e provincia le dimore dell'uomo e di una delle due donne, entrambi tratti in arresto e tradotti nelle carceri di Regina Coeli e Rebibbia.
Sono in corso le ricerche delle terza complice, anch'essa destinataria del provvedimento. Gli indagati sono stati arrestati in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.