Anziana picchiata e rapinata in casa, arrestato un uomo / VIDEO

Alla donna era stata portata via la fede nuziale, un paio di orecchini e 150 euro in contanti. In due settimane i carabinieri hanno trovato il colpevole

I carabinieri (foto di archivio)

I carabinieri (foto di archivio)

Firenze, 31 gennaio 2018 - Rapina in casa di un'anziana la notte tra il 30 e il 31 gennaio scorsi in viale Gori: un uomo di nazionalità romena, già noto alle forze dell'ordine, è stato sottoposto a fermo con l'accusa di essere l'autore della rapina. 

L'uomo è accusato anche di sequestro di persona. I carabinieri lo hanno bloccato nella tarda mattinata alla stazione ferroviaria di Firenze Castello. Secondo l'accusa si sarebbe introdotto nell'abitazione dell'anziana di 79 anni forzando una finestra. Poi l'avrebbe minacciata e picchiata con pugni in testa, facendosi consegnare una fede nuziale, un paio di orecchini e 150 euro in contanti. Avrebbe poi sequestrato l'anziana nella sua stessa casa, andando via solo dopo essersi convinto che non aveva altri oggetti preziosi da consegnarli. La donna, medicata al pronto soccorso, fu dimessa con una prognosi di cinque giorni per un lieve trauma cranico e una contusione al dito della mano sinistra.

A distanza di meno di due settimane, al termine di una mirata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze (Sost. Proc. Dott. Giuseppe Ledda e Dott.ssa Angela Pietroiusti), i Carabinieri della Stazione Firenze Castello hanno identificato e fermato l’autore della rapina. Si tratta di P. I., pluripregiudicato rumeno 48enne, senza fissa dimora, nullafacente, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Sollicciano.

Le indagini sono state effettuate a tutto campo a partire dagli elementi in possesso dei militari. In particolare la presunta origine di provenienza del colpevole. Considerato poi che nella circostanza erano stati portati via anche dei gioielli, l’attenzione è stata rivolta ai “Compro Oro” della città, riuscendo a rintracciare uno dei monili descritto dalla vittima, ereditato dalla madre ed avente elementi caratterizzanti poiché risalente al secolo scorso e incastonato di pietre. Il malvivente, appena due giorni dopo la rapina, aveva venduto l’anello.

 

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