Radicali: "Troppi suicidi nelle carceri toscane, Rossi intervenga"

"Nella nostra regione i casi di autolesionismo e i tentati suicidi in cella raggiungono le cifre più alte registrate in Italia". Poi l'invito al governatore: "Aderisca alla marcia per l'amnistia"

La manifestazione dei radicali fiorentini

La manifestazione dei radicali fiorentini

Firenze, 1 ottobre 2016 - Di fronte alla situazione delle carceri toscane e al ripetersi dei sucidi in cella i radicali fiorentini sollecitano la Regione e il presidente Enrico Rossi a "prendere in mano la situazione e affrontare i problemi delle carceri toscane direttamente con i sindaci e i direttori delle Asl interessate".

I radicali dell'associazione fiorentina "Andrea Tamburi" hanno manifestato di fronte alla sede del Consiglio regionale con cartelli che chiedevano, tra l'altro,  "amnistia per la repubblica", uno degli slogan lanciati da Marco Pannella, lo storico leader radicale recentemente scomparso.  

"I recenti suicidi avvenuti negli istituti di Lucca, Sollicciano e Grosseto _si legge in una nota dell'associazione radicale fiorentina_  riportano alla luce la situazione preoccupante negli istituti penitenziari della Toscana, dove i casi di autolesionismo e i tentati suicidi raggiungono le cifre più alte registrate in Italia. Sappiamo infatti che assicurare la salute in carcere significa assicurare il benessere fisico e psichico, ma così purtroppo non accade: il 32% della popolazione carceraria soffre di disturbi psichiatrici, il 27-30% è tossicodipendente".

Secondo Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, esponenti del direttorio dell'associazione, "le parole del governatore toscano Enrico Rossi sono un segnale importante che, con la manifestazione intendiamo sostenere. Auspichiamo che la risposta dei Comuni e delle Asl sia veloce e si possa fare un piccolo passo in avanti per migliorare le condizioni di vita all'interno delle carceri toscane".

Buzzegoli e Lensi continuano: "Crediamo anche che questo sia solo il primo passo in una lunga strada che porti finalmente le Isitutizioni a farsi carico con la dovuta responsabilità di un problema, che qualcuno vorrebbe ridurre a fatto umanitario, ma che è invece di tutta evidenza un problema politico, sociale e istituzionale. In questo senso sarebbe quanto mai auspicabile che il governatore Rossi e la Regione Toscana decidessero di far propria questa visione, aderendo alla marcia per l'amnistia dedicata a Marco Pannella e Papa Francesco, è convocata per il prossimo 6 novembre."

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